Omicidio Elena Ceste, l’amica di Michele Buoninconti tormenta i figli: la conversazione shock in carcere

Chi l’ha visto? è tornato sul terribile omicidio di Elena Ceste e sulle novità legate alle pressioni psicologiche subite dai quattro figli fatte da un’amica del padre. A sconvolgere è in particolare un colloquio tra i due.

Elena Ceste era stata trovata senza vita da pochi mesi quando un’amica di Michele Buoninconti, la donna che ha letteralmente assalito e ammorbato la figlia più grande della coppia, si è recata in carcere per andarlo a trovare. A sconvolgere inoltre, come ha messo ben in luce la conduttrice Federica Sciarelli, è il fatto che Michele Buoninconti sia stato trasferito presso il carcere di Alba, nella cittadina delle Langhe, dove la figlia Elisa va a scuola. I nonni avevano deciso di non parlare del trasferimento del carcere ai figli della coppia, visto che quest’ultimi non volevano più avere a che fare con il padre, ma il cugino paterno gli ha comunicato tutto. Il nonno ha cercato di capire la situazione ed ha saputo che una donna, pressava i quattro figli mediante messaggi per spingerli a parlare con Michele. I genitori di Elena Ceste hanno quindi voluto vederci chiaro, così da allontanare definitivamente questa figura dai nipoti già sconvolti per la morte della loro madre. E da quel momento gli occhi sono ricaduti sulla donna e sui precedenti colloqui con l’uomo condannato, in primo e in secondo grado, a 30 anni di reclusione per l’omicidio pluriaggravato della moglie Elena Ceste.

Il corpo senza vita di Elena era stato ritrovato da quattro mesi quando la donna era andata a trovare in carcere Michele Buoninconti. Il loro colloquio ha del surreale e le loro parole hanno sconvolto tutti. Il vigile del fuoco è apparso tutto tranne che afflitto per la tragica perdita della moglie, della quale continua a professarsi innocente. “Ho fatto un calcolo delle telefonate – dice Michele all’amica durante il colloqui mandato in onda da Chi l’ha visto?che ho ad Elena, mi hanno individuato in tre posti diversi… E’ bella la terza a 460 orari...” e ride a crepapelle Buoniconti. Il dialogo prosegue con battute squallide riguardanti il seno più o meno calato della donna e la forza di gravità che agisce sui corpi con il passare dell’età.

“Sembra che siamo in vacanza”, scherza la donna durante il colloquio con Michele Buoninconti. Il quale le risponde prontamente: “Siamo in vacanza… Io non mi sono mai riposato così“. Alla domanda dell’amica del perché Michele si trovi in carcere visto che si professa innocente l’uomo risponde: “Eh infatti… se non sapete la causa della morte come fate a dire che io sono violento? Ho fatto una violenza inaudita… e poi crisi matrimoniale… Elena con chi mai si è lamentata che non andavamo d’accordo? Loro parlano della crisi matrimoniale come l’evento scatenante come di un…”. Lì l’amica lo interrompe facendo dei gesti e prendendo la parola: “Le tette calate”; Buoninconti ribatte prontamente: “Stringi sotto… Io le ho sentite molli quando ti ho abbracciato”. Questa è la donna che ha contattato in maniera morbosa una delle figlie di Elena. I genitori della vittima hanno querelato la donna chiedendo che le sia vietato avvicinarsi ai ragazzi.

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