A Cisterna di Latina ultimo saluto, oggi 9 marzo, ad Alessia e Martina, le due bimbe di 8 e 14 anni uccise dal padre, il carabiniere Luigi Capasso, poi suicidatosi. La mamma, Antonietta Gargiulo, gravemente ferita dal marito, ha saputo della morte delle loro figlie soltanto nella giornata di ieri 8 marzo. A darle la tragica notizia alcuni familiari insieme a un team di psicologi dell’ospedale San Camillo di Roma, dov’è ricoverata.
L’uomo, prima di uccidere le figlie, aveva sparato alla moglie. La donna sarà seguita costantemente dagli psicologi: non è più sedata e si trova ancora nella terapia intensiva. Date le sue condizioni non è stata presente al funerale delle figlie. Tanti i compagni di scuola di Alessia e Martina che alle esequie hanno indossato una maglietta con un cuore per ricordare le due sorelline.
Dopo avere ricordato a lungo Alessia e Martina il parroco della chiesa di Collina dei Pini, a Cisterna di Latina, ha voluto nella sua preghiera ricordare anche il padre omicida delle due sorelline. Qualcuno dai banchi della chiesa ha contestato le parole del sacerdote e lui ha aggiunto, dopo un attimo di silenzio e commozione: “Scusate ma la famiglia ha perdonato”.
La chiesa e il piazzale sono rimasti gremiti per la durata della celebrazione. Ai funerali erano presenti circa 15 mila persone, molti i bambini, e fuori oltre ai palloncini era stato issato uno striscione con la foto delle sorelle e la frase di una canzone di Eros Ramazzotti: “Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po’ più soli qui”.
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