Altre tre scosse di terremoto sono state registrate nella mattinata di oggi, giovedì 8 marzo, dopo il forte sisma che ha colpito, ieri alle 21,15, la zona del monte Marsili (vulcano inabissato nel Mar Tirreno, molto al largo delle coste calabresi, che viene costantemente monitorato da anni). Secondo l’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il sisma delle 21,15, ha avuto magnitudo 4.4, con profondità 389 km. Proprio l’elevata profondità ha impedito che la scossa venisse avvertita dalla popolazione alle isole Eolie o nei comuni della costa calabrese. Le tre scosse odierne, susseguitesi nel giro di pochi minuti nella provincia di Catania, hanno avuto magnitudo (in ordine temporale) 2.8, 3.3 e 2.5. Non si registrano al momento danni a cose o persone.
Allarme al Sud Italia dopo la forte scossa di terremoto avvertita nella serata di ieri, mercoledì 7 marzo, nella zona del monte Marsili (un vulcano inabissato nel Mar Tirreno, molto al largo delle coste calabresi, costantemente monitorato da anni). Stando alle rivelazioni dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il sisma delle 21,15 è stato di magnitudo 4.4, ma il terremoto è avvenuto ad una profondità di 389 km, tale da impedire che la scossa venisse avvertita dalla popolazione alle isole Eolie o nei comuni della costa calabrese, relativamente vicini.
Nella mattinata di oggi, giovedì 8 marzo, la terra ha tremato ancora al Sud Italia, stavolta nella provincia di Catania. Tra le 9,49 e le 9,55 si sono susseguite a breve distanza tre scosse di terremoto con epicentro a pochi chilometri a nord da Ragalna, di magnitudo – rispettivamente – di 2.8 (0re 9,49), 3.3 (ore 9,50) e 2.5 (ore 9,55) e con profondità compresa tra l’1 e i 2 chilometri.
Le tre scosse di terremoto con epicentro a nord di Ragalna di questa mattina sono state avvertite, in particolar modo, nella zona della funivia dell’Etna. Non si registrano al momento danni a cose oppure a persone.
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