Sconfitti nell’uninominale, in Parlamento grazie al proporzionale. I ministri Maurizio Martina, Marco Minniti, Andrea Orlando e Dario Franceschini entreranno alla Camera. Ce la fa anche la presidente della Camera Laura Boldrini. Ecco l’elenco dei “ripescati”, o, per meglio dire, di coloro che erano candidati in più posizioni contemporaneamente e quindi ce l’hanno fatta, secondo quanto riporta il sito web del Tempo.
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I dati del Viminale hanno assegnato 607 seggi sui 630 disponibili. Tra gli eletti Lucia Annibali, Nicola Fratoianni, Guido Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Bersani, Biancofiore, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Orfini, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale, Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo. Dentro anche Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
SENATO
Le ministre Fedeli e Pinotti, il Presidente Pietro Grasso, l’ex Presidente Renato Schifani, Umberto Bossi e Vasco Errani entreranno in Senato grazie alla quota proporzionale. Non ce la fanno D’Alema, Puppato, Boccuzzi e Baretta. Questo il responso del Viminale per il plurinominale quando restano da scrutinare 20 sezioni laziali. Tra gli eletti Bongiorno, Laniece, Malan, Airola, Santanchè, Carlo Martelli, Toninelli, Calderoli, il leghista Tony Chike Iwobi, Ronzulli, Crimi, Galliani, Paragone, Salvini, Romani, Nannicini, Laforgia, Alberti Casellati, Ghedini, Endrizzi, Biasotti, Borgonzoni, Bernini, Bellanova, Siri, Richetti, Cangini, Zanda, Gasparri, Marsilio, Lannutti, Astorre, Fazzone, Emanuele Dessì, Cirinnà, D’Alfonso, Lonardo, Valente, Gianni Pittella, Stefano, Morra, Faraone.
I SEGGI
La coalizione di Centrodestra guadagna 260 seggi alla Camera seguita dal Movimento 5 Stelle che si aggiudica 221 deputati. Il conteggio ufficiale dei seggi della Camera assegnati con il metodo proporzionale ha permesso di assegnare 607 seggi sui 630 disponibili, al netto della Valle d’Aosta. La quota più consistente va al Movimento 5 Stelle, primo partito grazie al 32,66% delle preferenze che valgono 133 deputati che sommati agli 88 vinti con il meccanismo uninominale, raggiunge quota 221. Il centrodestra vede il primato della Lega che con il 17,37% si aggiudica 73 posti, seguita da Forza Italia, con il 14,01 e 59 seggi, mentre 19 vanno a Fdi (4,35%). Sommandoli ai risultati uninominali, il centrodestra conta 260 deputati. Per il Centrosinistra il Pd, in base al 18,7% dei voti raccoglie 86 seggi del proporzionale; due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme. Il conteggio totale del centrosinistra, con i 24 collegi uninominali, è di 112 deputati.
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