Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump considera l’idea che insegnanti, appositamente formati, possano essere muniti di armi a scuola. “La esamineremo con attenzione”, ha detto Trump, in risposta all’ipotesi avanzata da uno dei presenti all’incontro di ascolto di studenti, docenti e genitori dopo la strage di Parkland di Florida.
TRUMP: “VI ASCOLTO…”
“Capisco che è un’ipotesi controversa – ha aggiunto il presidente – siamo qui per ascoltare”. Così tra lacrime, appelli, rabbia e dolore, si sono susseguite alla Casa Bianca le testimonianze della strage alla scuola di Parkland in cui sono morte 17 persone, fra studenti e professori, assassinati lo scorso 14 febbraio da un ex studente espulso tempo prima per motivi comportamentali.
“SIAMO ARRABBIATI…QUANTI MORTI ANCORA?”
Racconti che hanno avuto toni diversi: dalla disperazione di uno studente che nella sparatoria ha perso il suo migliore amico alla frustrazione di un padre che, con riferimento al killer 19enne, a Trump ha ricordato: “Se non è grande abbastanza per comprare una birra non dovrebbe essere in grado di comprare un’arma“. E la rabbia di un altro genitore che tuona: “Sono arrabbiato… Quanti altri ragazzi ancora? Non chiuderò occhio fino a quando non si farà qualcosa!”.
I GIOVANI PROTESTANO CONTRO LE ARMI
Un tono certo irrituale quest’ultimo per un intervento alla Casa Bianca, ma che va avanti per minuti e non si placa. Immagini – tra l’altro trasmesse in diretta da vari network Tv – che di certo faranno discutere, proprio nel giorno in cui migliaia di ragazzi in Florida e a Washington hanno lasciato le loro classi per scandire il loro appello ultimo: “Mai più!”. Il presidente Trump da parte sua promette ascolto e azione. Sono qui “per ascoltare”, ha spiegato in apertura dell’evento alla Casa Bianca, tornando a garantire che si lavorerà sui controlli e le verifiche cosiddette di “background” per i detentori di armi o potenziali tali.
E PARLA ANCHE LA LOBBY DELLE ARMI…
E arriva la presa di posizione dei rappresentanti della lobby della armi. L’autore della sparatoria nella scuola in Florida che ha ucciso 17 persone “non avrebbe dovuto avere accesso ad un’arma da fuoco”. Lo ha detto Dana Loesch, portavoce della Nra, partecipando ad un incontro con studenti, sopravvissuti e genitori organizzato e trasmesso in diretta dalla Cnn. Definendo il killer un “mostro” ha sottolineato: “Gente matta non dovrebbe essere in grado di possedere un’arma. Gente pericolosa per se stessa e per gli altri non dovrebbe essere in grado di ottenere un’arma”.
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Photo credits: Twitter
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