Il candidato alle elezioni politiche per i Cinque Stelle, Gregorio De Falco, è stato accusato dalla moglie Raffaella di averla aggredita. L’uomo celebre per la severità con cui redarguì il comandante delle Costa Concordia, Francesco Schettino, avrebbe malmenato anche una delle sue figlie.
AGGIORNAMENTO ORE 15:39 – Dopo qualche ora arrivano le parole di replica di Gregorio De Falco. “È evidente che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione”. Così all’Ansa, dove il candidato M5s spiega che si sta separando dalla moglie Raffaella. “Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva sono il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco. Che comunque affermo e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari”.
Lo scrivono Claudio Bozza e Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, in merito a una dichiarazione pubblica resa dalla signora Raffaella De Falco davanti alla polizia di Livorno, dove la famiglia risiede. La donna ha preferito non sporgere formale denuncia contro il marito a causa delle conseguenze legali e politiche. La sua dichiarazione è stata comunque formalizzata visto che è stata effettuata davanti a pubblici ufficiali.
La segnalazione è arrivata agli uffici centrali a Roma della polizia di Stato in conseguenza della candidatura di Gregorio De Falco alle prossime elezioni politiche. Secondo il resoconto della signora Raffaella riportato dai due giornalisti del Corriere della Sera, Gregorio De Falco avrebbe aggredito la moglie e la figlia durante un’accesa lite. La figlia sarebbe stata presa per i capelli, e in conseguenza del presunto comportamento violento del padre sarebbe scappata di casa, tornando dopo molte ore. Visto che non è stata presentata una formale denuncia sarà molto difficile verificare le veridicità delle affermazioni di Raffaella De Falco davanti ai poliziotti di Livorno.
Gregorio De Falco e sua moglie Raffaella sono sposati dal 1997, e la figlia che sarebbe stata aggredita è da poco diventata maggiorenne. De Falco è diventato celebre quando, da capitano di fregata, intimò a Francesco Schettino sceso dalla Costa Concordia di risalire a bordo della nave che stava affondando, quella tragica notte fra il 13 gennaio e il 14 gennaio 2012. Il famosissimo “Salga a bordo cazzo!” ha trasformato l’ufficiale di Marina in un eroe nazionale, e la celebrità conseguita ha portato Gregorio De Falco a esser candidato dal Movimento 5 Stelle. De Falco è candidato al Senato nel collegio uninominale di Livorno ed è inoltre capolista nel collegio plurinominale Toscana 2.
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