L’organizzazione non governativa Msf (Medici senza frontiere) ha registrato nel corso dell’anno passato 24 casi di maltrattamenti e abusi sessuali da parte di membri dello staff. Licenziati 19 operatori. Uno scandalo internazionale che si somma a quello, dello stesso genere, che ha travolto la britannica Oxfam.
Medici senza frontiere ha fatto sapere che per gli abusi del solo 2017 sono già stati sanzionati col licenziamento 19 operatori umanitari. Altri membri del personale sono stati invece puniti senza arrivare al provvedimento più aspro. Mentre anche la ong britannica Oxfam è finita nella bufera per uno scandalo sessuale – si parla di festini con giovanissime prostitute ad Haiti e in Ciad, paesi poverissimi – Msf ha precisato: “La nostra leadership si è impegnata a combattere gli abusi”.
“Non tolleriamo nessun abuso fisico o psicologico contro individui, molestie sessuali, relazioni sessuali con minorenni, né nessun altro tipo di comportamento che non rispetti la dignità umana”, afferma Medici senza frontiere, ricordando che “la ong promuove un ambiente di lavoro libero da molestie e abusi”.
“Ci aspettiamo che tutto lo staff si attenga ai nostri principi guida come stabilito nella nostra carta – che prevede che il nostro ruolo sia di fornire assistenza alle popolazioni in difficoltà e di rispettare il nostro codice etico professionale”, afferma Msf, chiarendo che “per noi questo significa non tollerare nessun comportamento del nostro staff che sfrutti la vulnerabilità di altri, né degli impiegati che traggono vantaggio dalla loro posizione per interessi personale”.
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