E’ appena stato presentato il nuovo libro del giornalista e professore Luca Filipponi e dello scrittore Giuseppe Catapano intitolato “L’Europa che Conta”. E’ una fotografia di quel territorio del vecchio continente che oggi chiamiamo Europa, o anche Unione Europea, che è parimenti amato e odiato. Attraverso riflessioni e spiegazioni, Filipponi infatti è anche un grande esperto di Europa, il pubblico di lettori potrà capire meglio alcuni meccanismi che regolano l’Unione. Saranno più chiari i principali problemi di questo variegato territorio ma anche i pregi, troppo spesso sottostimati.
Si intitola “L’Europa che Conta” il nuovo volume scritto da Luca Filipponi e Giuseppe Catapano appena presentato, realizzato per Graus Editore. Un libro che rappresenta per il lettore un’ istantanea sull’Europa Contemporanea alla fine del 2017, una fotografia attraverso la quale anche i meno esperti possono cercare di capire di vizi e le virtù di questo continente, da alcuni amato ma da altri, forse di più, odiato, e del tanto contestato Euro, che a giudizio di tanti ha dimezzato la ricchezza degli italiani. Tra le pagine sono riportati anche passaggi significativi di personalità istituzionali, oppure del mondo dell’economia e della politica a cominciare dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.
“L’Europa deve ripartire dal basso, dal popolo”, ha scritto Luca Filipponi da esperto di Europa qual è, “dalla cooperazione e soprattutto dalla vera partecipazione. Lo strumento per avvicinarci gli uni agli altri, per esprimersi in modo comune? Arte, cultura, scambio delle buone prassi e consuetudini. Per dirla con un’altra espressione, ripartiamo pure dalla Generazione Erasmus”.
“L’Europa che Conta”, quindi, fa parlare chi in questa realtà conta davvero specificando bene i tanti temi e i tanti problemi. Il titolo però contiene anche una metafora: “L’Europa che Conta” vuol dire anche “contare” i temi da svolgere e i problemi da risolvere, e nello stesso tempo contare, meglio “comparare” le criticità provocate dall’Unione con ciò che invece funziona bene ed è al servizio del cittadino europeo. Per Luca Filipponi questo libro deve diventare uno strumento per sapere proprio tutto dell’Europa, argomento che a volte viene usato solo come “specchietto per le allodole”, per coprire problemi di altra natura o per non dare responsabilità a una governance che in alcuni casi si vede poco. E, una volta capita meglio, si possono scoprire tutte le sue risorse, i suoi vantaggi, le sue ricchezze, i suoi scopi, i suoi doni. Non a caso, in copertina di “L’Europa che Conta” Luca Filipponi ha voluto una dea, la dea Europa.
Photo Credits: Ufficio Stampa Franco Cavallaro
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