Il governo britannico incontrerà i responsabili di Oxfam, l’Ong nella tempesta dopo la pubblicazione sul Times di un’inchiesta che svela come nel 2011, personale di Oxfam aveva ingaggiato prostitute, anche giovanissime, ad Haiti. A rischio di revoca milioni di sterline di finanziamenti pubblici.
E domenica 11 febbraio L’Observer ha rivelato comportamenti analoghi nel 2006 in Ciad. Alla BBC il ministro britannico per lo Sviluppo internazionale Penny Mordaunt ha annunciato: “Se non trasmettono tutte le informazioni (che hanno sul caso), non lavorerò più con loro“, ha avvertito. Oxfam riceve “meno del 10% del suo finanziamento totale” dal dipartimento per lo sviluppo internazionale del Regno Unito, ha detto il suo amministratore delegato, sperando di continuare a lavorare con il governo.
LA REPLICA DEGLI ACCUSATI
Secondo il ministro, Oxfam “ha preso la decisione completamente sbagliata” omettendo di dettagliare la natura delle accuse contro i suoi dipendenti alle autorità e alla Charity Commission, l’istituzione britannica che controlla le organizzazioni umanitarie. Dal canto suo Oxfam, una confederazione di organizzazioni umanitarie con sede in Gran Bretagna, ha dichiarato di aver avviato un’indagine interna immediatamente nel 2011 e ribadisce come abbia agito in maniera dura e trasparente rendendo pubblica anche sui media l’inchiesta interna il 5 agosto e il 5 settembre dello stesso anno. Quattro impiegati sono stati licenziati e altri tre si sono dimessi prima della fine delle indagini, ha assicurato Oxfam. La Charity Commission ha riferito di aver ricevuto un rapporto Oxfam nell’agosto 2011.
IL SOSPETTO DI CRIMINI SESSUALI SUI BAMBINI
Il rapporto faceva riferimento a “comportamenti sessuali inappropriati, intimidazioni, molestie e intimidazioni del personale”. Ma non ha menzionato “l’abuso dei beneficiari” della Ong o “potenziali crimini sessuali che coinvolgono minori“. “Il nostro approccio sarebbe stato diverso se tutti i dettagli menzionati dalla stampa ci fossero stati comunicati in quel momento”, ha affermato la Commissione del Governo inglese.
ORGE CON GIOVANI PROSTITUTE
Secondo l’inchiesta del Times pubblicata venerdì 9 febbraio, gruppi di giovani prostitute sono stati invitati a case e hotel pagati da Oxfam. Una fonte citata dal giornale ha detto di aver visto un video di un’orgia con prostitute che indossavano magliette di Oxfam. Lo scandalo minaccia di allargarsi. L’Observer, domenicale del progressista Guardian, svela come operatori della stessa ong fossero stati pescati a frequentare prostitute, sfruttandone la miseria, già in Ciad nel 2006.
Photo credits: Twitter