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Cronaca

Spari ai migranti a Macerata, il filmato shock [VIDEO, IMMAGINI FORTI]

Pubblicato da
Domenico Coviello

Macerata è una città sotto shock. E fatica a riprendersi dopo l’attacco criminale di sabato 3 febbraio, con cui il 28enne Luca Traini, di simpatie neonaziste, ha sparato per la strada e ferito 6 cittadini africani – 5 uomini a e una donna – mirando a loro perché persone di colore, per “vendetta”, e poi ha sparato alla porta d’ingresso della sede locale del Partito democratico. Il video sconvolgente, tratto da YouTube, di Cronache Maceratesi.

Sui social network c’è chi arriva quasi a giustificare l’atto folle di Luca Trainisconfessato anche dalla mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne per il cui barbaro assassinio è in carcere uno spacciatore nigeriano – e c’è chi denuncia l’esasperazione di una situazione, quella dell’immigrazione nella città marchigiana, definita “ormai insostenibile”. In realtà le statistiche dell’Istat dicono un’altra cosa, come riporta il sito web del Giornale.

In tutta la provincia di Macerata, negli ultimi 5 anni, gli extracomunitari sono diminuiti. Passando da 32.267 a 31.020. Con oltre milleduecento stranieri che non ci sono più sul territorio dove Luca Traini ha deciso di aprire l’infame “caccia al nero”. A Macerata città, teatro del terribile delitto di Pamela Mastropietro, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire, il calo non c’è stato, ma l’aumento di presenze è statisticamente insignificante.
Dal Corriere della Sera, intanto, la storia dei feriti africani, colpiti dagli spari di Traini. Il più anziano dei feriti è nato nel 1985, il più giovane nel 1997. Fra loro c’è anche una donna: si chiama Jennifer Otioto, ha 29 anni, arriva dalla Nigeria ed abita a Macerata da due mesi. A Il Resto del Carlino ha raccontato (in inglese) l’aggressione: “Alla fermata del bus davanti alla stazione ferroviaria eravamo in parecchi ad attendere il pullman, italiani e stranieri, di cui almeno quattro persone di colore. Un’auto è passata lì davanti e un uomo ha sparato dall’interno della macchina, prima di fuggire. Un solo colpo: mi ha preso a una spalla, dove ora il dolore è fortissimo“. Ha ancora paura e dice di esser viva perché a salvarla c’era il suo fidanzato.
Photo credits: Twitter; video credits: YouTube / Cronache Maceratesi
Domenico Coviello

Pubblicato da
Domenico Coviello

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