Violentissima polemica a colpi di insulti fra Matteo Salvini e Laura Boldrini sul caso di Pamela Mastropietro, la ragazza romana di 18 anni uccisa e fatta a pezzi a Macerata, per il quale il principale accusato sarebbe un uomo nigeriano che è stato fermato.
“La sinistra ha le mani sporche di sangue – ha attaccato Salvini, secondo quanto riporta Liberoquotidiano.it -. Altra morte di Stato”. Il riferimento è alle politiche del centrosinistra sull’immigrazione, da sempre giudicate troppo permissive da parte del segretario della Lega. Salvini nel suo intervento ha aggiunto: “Immigrato nigeriano, permesso di soggiorno scaduto, spacciatore di droga. È questa la risorsa fermata per l’omicidio di una povera ragazza di 18 anni”.
“Cosa ci faceva ancora in Italia questo verme? Non scappava dalla guerra, la guerra ce l’ha portata in Italia”. Dunque, l’affondo sulla “morte di Stato” a la richiesta di “espulsioni, espulsioni e ancora espulsioni”. Infine una chiosa quasi profetica: “La Boldrini mi accuserà di razzismo. La razzista, con gli italiani, è lei“.
Secca la replica della presidente della Camera, che, tirata in ballo, ha dichiarato: “Invece di rispettare il dolore, Salvini coglie l’occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio“. Insomma, Salvini sarebbe uno “sciacallo”. La Boldrini ha aggiunto: “Il criminale dovrà pagare caro il suo infame gesto – scrive su Facebook – purtroppo c’è chi, come Salvini, invece di rispettare il dolore che provoca una notizia del genere coglie l’occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio, accusando e puntando il dito sulla sinistra e su di me”. “Almeno di fronte a un orrore come questo – ha concluso la Boldrini – bisognerebbe tenere a bada avidità elettorale e ossessioni personali”.
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