Nove morti, cinque dei quali erano soldati, e 10 feriti. È il bilancio dell’attacco di un gruppo di kamikaze lunedì mattina 29 gennaio all’Accademia militare di Kabul. Cinque gli uomini armati, 4 dei quali sono stati uccisi e uno arrestato. Dubbi sulla rivendicazione fata dall’Isis.
Il portavoce del ministero della Difesa, Dawlat Waziri, riporta il sito web dell’Ansa, ha indicato che l’azione del commando riguarderebbe specificamente la 111/a Divisione dell’esercito di stanza accanto all’Università. Due kamikaze si sono fatti esplodere all’ingresso dell’edificio, altri due sono stati uccisi al suo interno. Un quinto membro della squadra suicida è stato invece arrestato.
ISIS o TALEBANI?
L’attacco, terminato dopo 7 lunghe ore di combattimenti, è stato rivendicato dall’Isis. Ed è avvenuto ad appena due giorni dallo scoppio di un’ambulanza-bomba nel pieno centro della capitale afghana che ha causato almeno 103 morti. Nonostante la chiara rivendicazione, una fonte governativa ha però sostenuto che l’attacco odierno all’Accademia militare sarebbe stato realizzato da militanti della radicale Rete Haqqani, collegata con i talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.
QUATTRO ATTACCHI IN UNA SETTIMANA
Al riguardo Javid Faisal, vice portavoce del coordinatore del governo Abdullah Abdullah, ha detto che i cinque militanti che hanno realizzato stamani l’operazione terroristica contro una struttura dell’esercito nel quartiere di Qargha, “sono membri della Rete Haqqani addestrati in Pakistan”. Per il governo afghano è ora emergenza sicurezza perché in 8 giorni ha dovuto affrontare, oltre a questa operazione, anche un attacco con 40 vittime (14 stranieri) all’Hotel Intercontinental di Kabul, rivendicato dai talebani, un assalto dell’Isis agli uffici della ong Save The Children a Jalalabad City, nell’est del Paese, con 6 morti e l’attentato nella Sadarat Square della capitale con 103 morti.
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