I gas di scarico delle auto diesel dei colossi tedeschi provati prima su scimmie, e adesso anche su cavie umane. Lo scrivono i quotidiani Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, che rivelano agghiaccianti particolari sugli esperimenti in cui sono coinvolte Volkswagen, Daimler e Bmw.
OSSIDO D’AZOTO SU 25 PERSONE
La Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti, fondata dai tre colossi dell’auto, avrebbe promosso “un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane“. “Sono state sottoposte a controlli alla clinica universitaria di Aquisgrana 25 persone dopo che avevano respirato, per diverse ore, e in diverse concentrazioni, ossido d’azoto“, scrive il quotidiano Sueddeutsche Zeitung.
TEST FATTI NEGLI USA
Secondo il rapporto della stessa società di ricerca (Eugt) che ha promosso gli esperimenti, e che viene citata dal giornale, non sarebbero stati rilevati effetti sui pazienti dovuti all’emissione del gas. La società, probabilmente anche alla luce del cosiddetto dieselgate – lo scandalo riguardante la falsificazione dei certificati di non inquinamento assegnati ai veicoli testati -, è stata poi sciolta nel 2017. E gli esperimenti sarebbero stati condotti nel 2014 negli Stati Uniti.
DAIMLER: “NOI ESTRANEI”
La casa automobilistica Daimler ha subito preso le distanze da questo nuovo caso. Secondo la Sueddeutsche l’azienda ha affermato di “non aver avuto alcuna influenza sugli esperimenti” e i vertici del colosso auto hanno diffuso una nota per dichiarare: “Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test“. Daimler ha inoltre annunciato un’inchiesta.
“VOLKSWAGEN CHIARISCA”
E intanto le autorità politiche chiedono a Volkswagen che faccia subito “piena chiarezza“. A rivolgersi ai vertici del colosso auto è Stephan Weil, presidente della Bassa Sassonia, il Land che rappresenta uno dei grandi azionisti della società. Già sabato scorso 27 gennaio, a proposito degli esperimenti condotti sulle scimmie, Weil aveva affermato che si tratta di procedure “assurde e nauseanti” e questo, ha spiegato in uno statement, vale ovviamente a maggior ragione se i test sono stati fatti su esseri umani. Weil ha affermato che va chiarito anche lo scopo: se i test non fossero stati promossi per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma a scopi di marketing e per le vendite, “non trovo nessuna giustificazione accettabile per procedure del genere”.
LA REPLICA DELLA CASA DI WOLFSBURG
Per adesso il colosso di Wolfsburg si limita a dichiarare che “non sono in alcun modo accettabili” i test dei gas sulle scimmie e che “chi ha sbagliato pagherà“, come assicura il presidente del Consiglio di sorveglianza Hans Dieter Poetsch, che afferma: “In nome di tutto il consiglio di sorveglianza, prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere. Farò tutto il possibile perché vi sia un’indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà”.
Photo credits: Twitter
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