Settantatre anni fa, il 27 gennaio 1945, fu liberato il lager di Auschwitz, nell’odierna Polonia. Così furono svelati al mondo al mondo i crimini dei nazisti contro il popolo ebraico, che, nei programmi folli di Hitler, avrebbe dovuto essere sterminato con la “soluzione finale”. Fu la cosiddetta Shoah: perirono 6 milioni di ebrei. Il video che vi proponiamo è di SkyTg24.
1,5 MILIONI DI MORTI
Nel complesso concentrazionario di Auschwitz Birkenau in meno di 5 anni (1940-1945) furono internati, schiavizzati, torturati e uccisi circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini. Quasi tutti erano ebrei deportati da molti Paesi di tutta Europa. Quest’anno ricorrono anche gli 80 anni delle leggi razziali antisemite volute da Mussolini, capo del fascismo, contro gli ebrei, 8 mila dei quali furono deportati ad Auschwitz.
LE LEGGI RAZZIALI FASCISTE ANTISEMITE
La legislazione antisemita fascista varata nel 1938 consentì l’internamento nei campi di concentramento italiani e il trasferimento in quelli tedeschi di migliaia e migliaia di ebrei. E comprendeva, fra gli altri: il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei nelle scuole pubbliche, il divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico – come banche e assicurazioni – di avere alle proprie dipendenze ebrei, il divieto di trasferirsi in Italia a ebrei stranieri, la revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, il divieto agli ebrei di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni intellettuali.
COME FU SCELTO IL LUOGO DEL MALE
Il lager di Auschwitz occupava un’area di quasi 200 ettari. Fu costruito dai tedeschi per realizzare, durante la Seconda Guerra Mondiale, la cosiddetta “soluzione finale” contro gli ebrei in Europa. Dopo l’invasione della Polonia nel settembre 1939, Auschwitz fu scelta dal Terzo Reich come la località più “adatta” per ragioni logistiche. La zona aveva infatti una rete ferroviaria ben sviluppata e collegata con altri Paesi.
DA ROMA IL PRIMO VIAGGIO: 8 MILA ITALIANI DEPORTATI
Le forze alleate furono informate più volte da emissari dell’Armata clandestina polacca (Ak), come Jan Karski (che si rivolse invano a Usa e Gran Bretagna) e da altre fonti, dello sterminio degli ebrei in corso. Ma invocando altre priorità militari, gli Alleati non intrapresero iniziative. Dall’Italia il primo trasporto di ebrei per Auschwitz avvenne il 16 settembre 1943 da Merano. Ma ben più affollato fu il treno che partì da Roma il 18 ottobre 1943. C’erano, stipati come animali, almeno 1035 uomini, donne e bambini. Dopo la selezione iniziale – con la quale i nazisti sceglievano chi lasciare in vita e schiavizzare, e chi uccidere subito – fecero il loro ingresso nel campo solo 149 uomini e 47 donne. Tutti gli altri furono subito passati alle camere a gas e dal campo, alla fine, nel 1945, uscirono solo 16 persone. Complessivamente nel lager simbolo della Shoah persero la vita circa 8 mila italiani.
DALL’ITALIA 5 GIORNI SUI CARRI BESTIAME
In Italia, nel 1943, i convogli che portavano nei campi di sterminio ebrei e dissidenti politici ma anche omosessuali e rom, impiegavano mediamente 5 giorni per arrivare da Firenze ad Auschwitz. In un anno e mezzo partirono almeno 44 convogli dalle principali stazioni italiane, Milano compresa. Erano carri bestiame. Il 9 novembre 1943 un convoglio, con 400 persone, partì da Firenze e Bologna: entrarono nel campo 13 uomini e 94 donne, ma nessuno vi uscì vivo. E fino al 1944 furono altri 14 i convogli partiti, solo per citare quelli destinati a portare ebrei italiani nei lager dell’Europa centrale.
LA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ
La liberazione del campo di Auschwitz Birkenau avvenne il 27 gennaio del 1945 a opera delle unità dell’Armata Rossa dell’Unione Sovietica guidate dal maresciallo Ivan Konev che, dopo aver sfondato sul Fronte ucraino, marciavano ormai vittoriose in direzione di Berlino. Sul territorio del lager nel 1947 fu quindi fondato un Museo memoriale e nel 1979 Auschwitz-Birkenau è stato iscritto come luogo di memoria nell’elenco dei siti tutelati come patrimonio mondiale dell’Unesco. Nel novembre 2005 l’Assemblea generale dell’Onu ha scelto la ricorrenza della liberazione del campo dell’orrore per istituire una Giornata mondiale di commemorazione di tutte le vittime della Shoah.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / SkyTg24
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