“Non mi faccio visitare da un negro” ha detto una donna che si era presentata nell’ambulatorio della guardia medica di Cantù (Como), trovandosi di fronte al dottor Andi Nganso, 30 anni, nato in Camerun e da 12 anni in Italia (nella foto in alto). La paziente ha rifiutato le cure del medico e se ne è andata.
“Ti ringrazio. Ho un quarto d’ora per bere un caffè”, ha postato ironicamente su Facebook il 21 gennaio il dottore africano a seguito della gravissima vicenda di razzismo di cui è stato vittima. E oggi 26 gennaio la notizia è apparsa su alcuni quotidiani. “Sono medico da due anni e capita di rendermi conto che i pazienti sono sorpresi e magari un po’ incerti davanti a un medico nero, ma una reazione tanto violenta – ha poi commentato il dottore, secondo quanto riporta il sito web dell’Ansa, il quale prima di arrivare a Cantù ha lavorato al centro di accoglienza di Bresso e pure in quello di Lampedusa – non mi era mai capitata prima“.
“In diversi casi mi sono trovato davanti persone che non sono riuscite a nascondere la sorpresa e magari anche il loro disappunto. Una volta una bimba mi ha fatto notare con stupore che ero gentile mentre i suoi genitori le dicevano di non parlare con gli uomini neri. In altri casi, con una scusa qualcuno ha lasciato l’ambulatorio. Non me la prendo. Questa volta però – ha ammesso – la reazione della paziente mi ha spiazzato”.
Sulla sua pagina Facebook il medico ha ricevuto molti post di solidarietà e di incoraggiamento da parte di amici e persone comuni, a dimostrazione di come la maggior parte delle persone consideri grave e totalmente inammissibile una reazione del genere di quella della paziente che lo ha offeso e ha rifiutato le sue cure, malgrado, come ha detto lo stesso Andi Nganso, capiti che alcuni pazienti che egli cura, non aspettandosi di avere di fronte un medico di colore, rimangano incerti se non interdetti a causa del fatto che non è comune trovarsi di fronte un dottore africano.
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