È stato espulso dal Consiglio di Stato per aver sottoposto alle sue studentesse dei corsi di magistratura una sorta di contratto col quale imponeva minigonne e tacco vertiginoso per diventare borsiste di studio. Dopo mesi dallo scoppio del caso, Francesco Bellomo ha deciso di fornire pubblicamente la sua verità dei fatti, raccontando il 24 gennaio a Porta a Porta il suo punto di vista. Il video che pubblichiamo è un estratto dall’account Twitter della trasmissione tv condotta da Bruno Vespa.
“Il mio comportamento non è stato inappropriato, non mi sono comportato in maniera disonorevole e i miei studenti sono quelli che passano con più frequenza il concorso da magistrato” ha spiegato l’uomo a Bruno Vespa. “Vuol dire che il mio metodo di insegnamento funziona”. Barese, 47 anni, Bellomo è il terzo consigliere di Stato destituito cent’anni di storia dell’istituzione, con l’accusa di aver leso la dignità delle studentesse per il concorso in magistratura.
IL DRESS CODE
Allieve e allievi che intendevano diventare borsisti, infatti, oltre a ottemperare a un particolare dress code – ampiamente citato dai giornali allo scoppiare del caso -, dovevano firmare anche una clausola di fidanzamento: avrebbero potuto intrattenere relazioni sentimentali solo con qualcuno dall’alto quoziente intellettivo e solo se approvato da Bellomo stesso. “Io ho sempre scelto di circondarmi delle persone migliori, questa clausola rispecchia il mio principio” sottolinea l’ex consigliere.
LE RELAZIONI
Bellomo del resto non nega di essersi fidanzato con alcune studentesse, però minimizza il fatto: “Essendo le donne la maggioranza nei miei corsi, soprattutto loro volevano aspirare alla borsa di studio e quindi a un rapporto più stretto con me. Ho avuto diverse relazioni sentimentali con alcune, ma sono state la netta minoranza rispetto alle donne avute in totale nella mia vita privata”. “Di quante di loro è stato innamorato?” lo incalza quindi Bruno Vespa. “Non credo di essermi mai innamorato in vita mia. Se lo fossi stato, sarei sposato” risponde secco l’ex consigliere di Stato.
IL CONTRATTO
Il conduttore di Porta a Porta mostra allora degli stralci dell’ormai celeberrimo contratto che Bellomo sottoponeva agli iscritti aspiranti borsisti, indugiando in particolar modo sul codice di condotta in esso inserito. “Per giudicare un quadro si guarda prima la cornice, poi le parti più importanti, infine i dettagli. Così per il contratto, il codice di condotta è un dettaglio, sia graficamente che per importanza” si è giustificato l’uomo. Come mostrano i documenti presentati in studio, le studentesse avevano tre possibilità: per gli eventi mondani esterni ai corsi avrebbero dovuto indossare un “vestito estremo” (con minigonna cortissima), per andare in aula invece uno definito “intermedio” o uno “classico”.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Porta a Porta