Un complotto in conclave per impedire l’ascesa al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio. Con tanto di false e gravissime insinuazioni sullo stato di salute del cardinale arcivescovo di Buenos Aires che di lì a poco sarebbe diventato Papa col nome di Francesco. Ecco le rivelazioni shock di Oscar Mariadiaga, cardinale dell’Honduras vicinissimo al pontefice.
Il retroscena di ciò che sarebbe avvenuto alla vigilia dell’elezione (13 marzo 2013) di Papa Francesco è contenuto nella prefazione – a firma dell’alto prelato honduregno – del libro di Fabio Marchese Ragona Tutti gli uomini di Francesco (edizioni San Paolo): un testo anticipato oggi 22 gennaio dal Corriere della Sera.
LA MENZOGNA DEL POLMONE MANCANTE
“Non posso certo dire cosa è successo all’interno della Sistina, durante il conclave – scrive Oscar Mariadiaga, oggi a capo del direttorio dei cardinali che collaborano con Francesco al governo della Chiesa, il cosiddetto C9 -, ma posso raccontare una cosa: quando iniziò a delinearsi la figura dell’arcivescovo di Buenos Aires come possibile nuovo Pontefice, le famose cordate clericali di cui oggi Francesco parla tanto, iniziarono a muoversi per ostacolare il disegno di Dio che stava per realizzarsi. Qualcuno (…) addirittura mise in giro la voce a Santa Marta che Bergoglio fosse ammalato, che fosse senza un polmone“.
LO STUPORE DI BERGOGLIO
Secondo Mariadiaga alcuni cardinali avrebbero provato a diffondere la notizia di una presunta malattia dell’allora arcivescovo di Buenos Aires per fare in modo che non fosse votato nel conclave quale successore di Benedetto XVI: ” …parlai con altri cardinali e dissi: va bene, andrò io a chiedere all’arcivescovo di Buenos Aires se le cose stanno davvero così, se è davvero ammalato”. E ancora:” Quindi andai a trovarlo: chiesi scusa per la domanda che stavo per fare ma il cardinale Bergoglio, molto sorpreso per il quesito, mi confermò che a parte un po’ di sciatica e un piccolo intervento al polmone sinistro per la rimozione di una ciste quando era ragazzino, non aveva grossi problemi di salute”.
I NEMICI DI FRANCESCO
“Fu un vero sollievo – sottolinea il cardinale -: lo Spirito Santo, nonostante gli ostacoli delle cordate, stava soffiando sulla persona giusta”. L’esistenza di una cordata anti Bergoglio in conclave non può certo apparire come una novità assoluta (in molti, anche dentro il Vaticano, davano quasi per certa l’elezione a Papa di un cardinale italiano in continuità con la linea di Joseph Ratzinger). Tuttavia le affermazioni che oggi, a 5 anni di distanza da quel 13 marzo 2013, fa uno dei più stretti collaboratori di Francesco appaiono autorevole conferma alle molteplici ipotesi fatte negli ultimi anni sugli avversari di Bergoglio. Veri e propri nemici, fra i porporati, ma anche tra i funzionari della Curia, che operano per ostacolare l’opera riformatrice del pontefice.
I GUAI DI MARADIAGA
Oscar Mariadiaga, dal canto suo, è finito recentemente al centro delle cronache: il cardinale honduregno, ricorda Giuseppe Aloisi sul sito web del Giornale, avrebbe percepito mezzo milione d’euro all’anno da un’Università Cattolica della sua nazione. Gli sarebbero stati contestati, inoltre, alcuni movimenti economici provenienti dalla sua diocesi. Il dossier sarebbe finito nelle mani di Papa Francesco, che adesso starebbe valutando il da farsi specie relativamente al rinnovo del mandato di Mariadiaga come vertice del minidirettorio chiamato a riformare la Chiesa di Roma.
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