Omicidio Noemi Durini: indagato il meccanico amico della vittima

Proseguono le indagini sull’omicidio di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia, in provincia di Lecce, brutalmente uccisa. Il sostituto procuratore ha iscritto nel registro degli indagati, oltre al fidanzato reo confesso, il meccanico amico della vittima.

Si apre un nuovo capitolo nell’omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia, in provincia di Lecce, brutalmente uccisa il 3 settembre del 2017. Il fidanzato, all’epoca dei fatti 17enne, aveva confessato di aver ucciso lui la povera ragazza ma, in una recente lettera consegnata alle guardie penitenziarie dell’istituto per minori di Quartucciu, acquisita dagli inquirenti, il giovane ha ritrattato tutto. Lucio, nella missiva, si dichiara innocente e rivela che ad uccidere la sua fidanzata è stato il meccanico 49enne di Patù. Il sostituto procuratore Donatina Buffelli ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati in relazione alla morte di Noemi Durini, con l’ipotesi di omicidio volontario.

Il meccanico, amico di Noemi Durini, sarà interrogato il 29 gennaio. La sua iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto da parte della pm Donatina Buffelli, che coordina le indagini della Procura ordinaria di Lecce. Tali accertamenti sono paralleli a quelli della Procura minorile, che fino ad oggi ha coordinato l’inchiesta principale sul delitto. Il 49enne si è sempre detto estraneo ai fatti e nei giorni scorsi, come riportano alcuni giornali locali, la sua casa è stata oggetto di perquisizione da parte dei Carabinieri, effettuata alla presenza dell’avvocato Luca Puce, ma non è stato trovato nulla di utile al fine delle indagini. Con tale iscrizione si potrà fare chiarezza e verificare se l’auto dell’uomo è stata ripresa da qualche telecamera di sorveglianza vicino al luogo in cui Noemi Durini è stata uccisa. L’avvocato Puce è convinto che il suo assistito potrà dimostrare, in sede di interrogatorio, l’assoluta estraneità ai fatti.

Al momento Lucio resta indagato con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato, occultamento di cadavere e rimarrà nel carcere minorile in provincia di Cagliari, in Sardegna. Il meccanico non è però la seconda persona indagata; infatti anche il padre dell’allora 17enne è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in occultamento di cadavere.

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