Cronaca

Gene Gnocchi e la satira su Claretta Petacci, Forza Nuova: “Vigliacco”. Ecco cosa è successo

Pubblicato da
Domenico Coviello

Uno striscione con la scritta “Vigliacco”. Se lo è trovato sotto casa Gene Gnocchi a Faenza. Il blitz, firmato Forza Nuova, è arrivato dopo la battuta del comico su Claretta Petacci, l’amante di Mussolini, a DiMartedì su La7.

COSA HA DETTO FORZA NUOVA

“Questa notte – si legge nel comunicato di FN, secondo quanto scrive Antonio Veca sul Resto del Carlino online – i militanti forzanovisti faentini sono entrati in azione affiggendo sulla cancellata dell’abitazione del noto comico Eugenio Ghiozzi, in arte Gene Gnocchi, uno striscione dal messaggio chiaro ed inequivocabile “Vigliacco“. La nostra indignazione fa seguito alla battuta infelice del comico pronunciata alla trasmissione “Di Martedì” quando, alludendo alla foto del maiale che si aggira tra i rifiuti di Roma postato da Giorgia Meloni, ha ironizzato in malo modo sul fatto che l’animale si chiamasse Claretta Petacci“. “Se per l’immagine di Anna Frank con la maglietta della Roma anche i sampietrini si indignarono – interviene Desideria Raggi, responsabile provinciale per Forza Nuova -, lo stesso non accade per la Petacci, donna di straordinaria bellezza, pura, candida ed innocente, la cui unica colpa fu quella di innamorarsi. È sessismo paragonare una donna ad una scrofa”.

LA REPLICA DI GENE GNOCCHI

Il comico, da parte sua, nel rilasciare una intervista dai microfoni di Radio Capital ha raccontato di aver trovato “dei manifesti sotto casa”. Poi ha detto: “Hanno minacciato di manganellarmi. Il sito di Forza Nuova dice che non ho la scorta e posso essere manganellato, una cosa così. Queste cose qua mi mettono tristezza…sui manifesti c’era scritto ‘vigliacco’. È assolutamente un malinteso pazzescomai e poi mai infierirei su dei morti. È lontanissima da me l’idea di dileggiare Claretta Petacci, l’ultima persona che avevo in mente. Il vero obiettivo della mia battuta era Giorgia Meloni. Ma non ingigantiamo questi episodi…bisogna ricondurre queste cose nei suoi ambiti primari. Faccio questo lavoro da 30 anni e credo che mi si debba riconoscere l’assoluta indipendenza da uno schieramento all’altro. Ho delle simpatie, ma non sono mai appartenuto a un’area”.

COSA HA DETTO GENE A DIMARTEDì DA FLORIS

È un maiale femmina, si chiama Claretta Petacci“, è stata la battuta di Gene Gnocchi, martedì scorso durante uno dei suoi interventi alla trasmissione di Giovanni Floris, con riferimento all’amante trentenne di Benito Mussolini, trucidata con lui alla fine della guerra e con lui appesa a testa in giù a piazzale Loreto a Milano dai partigiani. Gnocchi avrebbe voluto, sostiene, commentare satiricamente la fotografia postata nei giorni scorsi su Twitter dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, per protesta contro la giunta di Virginia Raggi, in cui si vede un maiale aggirarsi tra i rifiuti a Roma. La battuta di Gnocchi, apparsa a molti oggettivamente offensiva al di là del diritto di satira e del riferimento al post della Meloni, ha destato indignazione. Fino allo striscione di Forza Nuova e relativo intervento di replica del comico.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

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Domenico Coviello

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