Strage di Erba, Olindo e Rosa tornano in tribunale: bloccate le nuove perizie per la revisione del processo

Attendono solo di essere analizzati i nuovi reperti che secondo i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi non sono mai stati presi in considerazione nel corso delle indagini. La Corte d’Appello di Brescia ha però posto un problema economico su chi dovrà sobbarcarsi della spese dei periti.

Nella giornata di ieri, 16 gennaio 2017, sono tornati in aula Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba, avvenuta nel 2006. Si è trattata di una semplice udienza tecnica, senza entrare nel merito. La Corte d’Appello di Brescia, presieduta da Enrico Fischetti, dovrà nominare, nei prossimi giorni, i periti che analizzeranno i reperti che, secondo la difesa dei due imputati, non sono mai stati presi in considerazione nell’ambito delle indagini sulla strage in cui furono trucidati a coltellate e a sprangate Raffaella Castagna, il suo bambino di due anni e mezzo, Youssef Marzouk, la nonna del piccolo, Paola Galli, la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, invece venne trovato sul pianerottolo in condizioni gravi e fu l’unico sopravvissuto di tale mattanza anche se, purtroppo, è morto per un tumore incurabile.

Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo per il pluriomicidio. L’analisi di alcuni reperti, tra cui una tenda, un mazzo di chiavi e alcune formazioni pilifere su degli abiti, potrebbero portare la difesa dei due coniugi a presentare istanza di revisione del processo. Nel corso dell’udienza però la Corte d’Appello di Brescia non ha nominato i periti che dovranno analizzare tali elementi, bensì il presidente Fischietti ha sollevato un importante problema di natura economica. Come riporta Il Giorno, è stata sottoposta all’attenzione dell’aula il quesito relativo a chi debba farsi carico delle spese dei periti: i due condannati Olindo e Rosa, che puntano ad ottenere la revisione del processo, oppure lo Stato?

La Corte d’Appello renderà nota la decisione alle parti il 31 gennaio prossimo. L’avvocato Fabio Schembri, legale dei coniugi Romano, una volta apprese le perplessità della Corte, come riportato da Il Giorno, ha dichiarato: “Al di là di chi paga questo tema non può condizionare un’eventuale perizia. La Cassazione che ha deciso per una nuova perizia non ha subordinato l’esame alle spese e poi – aggiunge il legale – non può passare il principio che se uno ha i soldi può fare la revisione e chi non li ha invece non può“. L’avvocato Schembri ha poi concluso: “La questione va risolta e aspettiamo 15 giorni per vedere cosa decide la Corte”.

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