Papa Francesco è stato colpito alla testa da un oggetto lanciato dalla folla a Santiago del Cile. Il pontefice non ha subito alcun danno e, anzi, ha sorriso, ma per gli uomini della sicurezza sono stati momenti di forte tensione.
Il Papa è in visita pastorale nel paese sudamericano dove nei giorni scorsi alcune chiese sono state attaccate con ordigni e atti vandalici. C’è chi ha indicato nella rabbia di alcuni gruppi di indios Mapuche una delle ragioni delle clamorose proteste contro Francesco. Secondo altri osservatori, invece, il clima in Cile, all’interno stesso della Chiesa cattolica, è difficile e spinoso, in relazione ad alcuni gravissimi casi di pedofilia da parte di sacerdoti, che sarebbero stato insabbiati da importanti cardinali promossi a ruoli chiave dal Papa.
Difficile, in ogni caso, dare una spiegazione, al momento, a ciò che è accaduto ieri 16 gennaio. Il Pontefice, a bordo della “Papa-mobile”, stava infatti salutando i fedeli riunitisi in strada al suo passaggio quando è stato colpito da un oggetto lanciato da qualcuno in mezzo alla folla. Le immagini non aiutano molto a chiarire la natura dell’oggetto che ha colpito Papa Francesco alla guancia sinistra: c’è chi sostiene si tratti di un cappello e chi crede che si tratti di un quotidiano.
Quel che è certo è che l’oggetto cade subito dopo ma non ferisce il Papa, che senza scomporsi continua a sorridere, salutando la folla. Nessuna conseguenza, quindi, anche se l’oggetto lanciato verso Papa Bergoglio resta un mistero. Poco dopo c’è stato l’incontro tra il Pontefice e una delegazione di vittime di abusi da parte di preti pedofili, a cui Francesco ha chiesto ufficialmente scusa a nome della chiesa. Oggi 17 gennaio, invece, il Papa sarà a Temuco, dove incontrerà alcuni rappresentanti delle popolazioni Mapuche che vivono nella regione dell’Araucania.
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