La campagna elettorale s’infiamma sul nome di Orietta Berti. A “Un giorno da pecora” su Radi Radio1, la celeberrima cantante annuncia che voterà per Il Movimento Cinque Stelle. Il Pd va all’attacco e fa un esposto all’Agcom. Scendono in campo a difesa di Orietta il candidato premier pentastellato, Luigi Di Maio, e l’ex direttore di SkyTg24, ora candidato con i Cinque Stelle, Emilio Carelli.
“Gli voglio dare il voto, al mio amico Grillo. Le promesse vanno mantenute!”, ha dichiarato Orietta Berti, venerdì 12 gennaio, durante il programma Rai condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro“. “Come farà il M5S a governare, visto che non intendono fare alleanze?”, le chiedono i conduttori. “Quello mi preoccupa un po’. Ma ci vuole cambiamento. Io, senza voler fare politica, dico – afferma la Berti – che queste persone mi piacciono, perché oneste, si accontentano di quel che prendono”. Le piacerebbe avere un premier molto giovane come Luigi Di Maio? “Non è importante l’età ma che sappia fare ciò che deve. Secondo me loro sono bravi“.
IL PD: “ORIETTA NON PARLI COSI’ IN RAI”
“Se è stata violata par condicio, lo stabilirà l’Agcom e non Di Maio – attaccano i dem con un tweet di Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai -. Orietta Berti può votare per chi vuole ma la Rai non può diventare il megafono delle dichiarazioni di voto pro M5S, perché la pagano tutti i cittadini e non solo gli elettori M5S”.
DI MAIO: “QUESTA È CENSURA”
“Quello del Pd è stato un atto di censura – rileva Luigi Di Maio, che ha scritto un post sul blog di Beppe Grillo -. È mai possibile che denunci all’Agcom un’artista che è un’istituzione del nostro Paese solo perché ha detto in radio che vuole votare il Movimento 5 Stelle e ha espresso un apprezzamento su di me e Beppe Grillo? Sorrido, ma ci sarebbe da piangere. Orietta Berti ha tutta la mia solidarietà – ha aggiunto il candidato premier di M5s -. Questo Paese ha ancora libertà di parola, espressione e pensiero, spiegatelo al Partito Democratico che oltre a garantire le banche ormai non è più in grado di garantire nient’altro”.
CARELLI: “IL PD COME IL PEGGIOR BERLUSCONI”
“Non avrei mai immaginato di dovermi trovare un giorno a difendere la libertà di espressione della beniamina della mia come di tante altre mamme”, afferma dal canto suo, in un post su Facebook il fondatore di SkyTg24 Emilio Carelli, candidato alle parlamentarie del M5S. “L’intervento del Pd ha i toni dell’intimidazione e riecheggia il famigerato editto bulgaro di Berlusconi, visto che chiede anche di valutare se #OriettaBerti, dopo la sua dichiarazione, possa continuare a ricoprire il ruolo di ospite fisso nella trasmissione di Fabio Fazio. Grazie Orietta per il coraggio di credere in una proposta politica controcorrente e di esprimerlo senza timori. Chi ti attacca e continua a pensare “fin che la barca va … ” ha forse paura che dopo il #4marzo cambierà direzione”, conclude Carelli.
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