Gigi Buffon si confessa alla Gazzetta dello Sport e fa capire che potrebbe continuare a giocare anche l’anno prossimo: lo farà sicuramente se i bianconeri dovessero vincere la Champions per giocare il Mondiale per club.
“Nessun calciatore vorrebbe smettere, ma sono felicissimo perché sono arrivato a una tappa importante della mia vita e sono sereno – dice Buffon alla Gazzetta -. A un certo punto devi capire in che tipo di ruolo puoi diventare più importante per la causa. Non voglio essere un catenaccio. Siccome non sono l’ultimo arrivato e so che posso essere ingombrante, preferisco farmi da parte. Non sarò mai un problema, ma per chi mi ha dato tanto, Juve o Nazionale, ci sarò sempre, in qualsiasi veste e con qualsiasi ruolo“.
“Vincere ancora è estremamente complicato: io rischio di arrivare a 2500 giorni di fila in cui mi sveglio pensando “devo vincere”. A livello mentale è usurante. Quest’anno, a un certo punto, sentivo dire in maniera inopinata che fossimo in difficoltà. Ma se il Napoli le vinceva tutte non era colpa nostra… Sentivo dire anche che la difesa si era indebolita, ma gli uomini più o meno sono i soliti. Il club ha costruito una squadra fortissima. Poi anche la gestione di Allegri, di cui nessuno parla mai, perché si pubblicizza poco, è eccezionale. Sento fare complimenti a tutti, ma pochi a lui”.
“A Bonucci voglio bene come a un fratello, perché anche nei suoi eccessi mi piace tanto. L’ambiente Juve era perfetto per lui: mi è dispiaciuto sia andato via perché sembrava la scelta di un uomo impulsivo e orgoglioso. Ogni tanto, parlando, gliel’ho detto: lui mi ha risposto che non è stato impulsivo, ma ha fatto una scelta ponderata. Leo vive di sfide, aveva bisogno di riaccendere il fuoco con una scelta forte e impopolare. Lo rispetto, ma mi è dispiaciuto e credo dispiaccia molto ancora adesso anche a lui“. “Donnarumma? Beh, con la Juve non sbaglia mai… A Gigio non posso dare consigli perché non vivo la sua situazione, non so la connessione emotiva che può avere col Milan. In maniera asettica, potrei dirgli due cose, come ho già fatto in Nazionale, però quello che fa la differenza è ciò che ti vibra dentro l’anima”.
Photo credits: Twitter, Facebook
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