Discorso di fine anno all’Italia, la sera di domenica 31 dicembre, San Silvestro, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 20.30 in diretta tv a reti unificate sui canali Rai il Capo dello Stato ha rivolto per la terza volta il suo messaggio ai cittadini. Un discorso durato 10 minuti esatti. Il video è tratto dai canali social Twitter e YouTube del Quirinale.
Ore 20:40 – “I problemi che abbiamo davanti sono superabili ma tutti dobbiamo fare la nostra parte. Auguri a tutti e buon anno“.
Ore 20:38 – “I terremoti hanno colpito larga parte dell’Italia Centrale. L’impegno per i terremotati deve continuare. Esprimo solidarietà ai familiari delle vittime di Rigopiano, dell’alluvione di Livorno (…) ma anche ai familiari delle vittime degli attentati di Barcellona. Ribadisco la riconoscenza nei confronti delle forze dell’ordine, delle forze armate…”.
Ore 20:36 – “Oggi la parola futuro può provocare incertezza, i cambiamenti tuttavia vanno governati. L’autentica missione della politica consiste nel misurarsi con queste novità. La cassetta degli attrezzi per riuscire in questo lavoro è la Costituzione”.
Ore: 20:32 – “Mi auguro un’ampia partecipazione al voto alle prossime elezioni politiche. Un secolo fa i 18enni di allora morirono nella Grande Guerra; oggi i 18enni possono votare“.
AGGIORNAMENTO Ore 20.30 – “Fra poco comincerà il 2018, 70 anni fa entrava in vigore la Costituzione che costituisce la nostra Carta Comune”. Con un omaggio alla Costituzione è cominciato il discorso del presidente Mattarella.
Sarà, secondo le indiscrezioni di alcuni analisti, un messaggio più ottimista e più politico che in passato. Secondo il Messaggero, ancora top secret la location del Quirinale da cui parlerà il Presidente (di sicuro, spiega il quotidiano romano, non sarà né il Torrino inferiore né lo studio privato), così come molti passaggi dal momento che il Capo dello Stato ha iniziato a elaborare il testo solo nelle ultime ore, dopo aver affrontato il difficile nodo dello scioglimento delle Camere.
Come si sa, le elezioni politiche sono alle porte – gli italiani sono chiamati alle urne fra poco più di due mesi, domenica 4 marzo 2018 -. Proprio quest’ultimo elemento fornirà a Mattarella l’occasione di ricordare la bontà della scelta di un anno fa, di non far tornare gli elettori al voto nonostante la dura sconfitta dell’allora premier Matteo Renzi sul referendum costituzionale. Secondo il Messaggero, al di là dei richiami alla crisi sociale ed economica con una vena di speranza per la lenta ripresa, il presidente farà un appello contro l’astensionismo, un richiamo al voto in un momento che potrebbe essere nuovamente drammatico per la democrazia italiana.
Photo e video credits: Twitter / Quirinale
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