La polizia turca ha arrestato 75 sospetti militanti dell’Isis, molti dei quali stranieri, in alcuni blitz simultanei ad Ankara e Istanbul: preparavano attacchi a Capodanno, secondo le accuse delle forze dell’ordine.
Il materiale sequestrato nelle operazioni, scrive l’agenzia di Stato Anadolou, indicava che alcuni di loro avevano già individuato i luoghi. Nella notte tra il 31 dicembre 2016 e il 1 gennaio 2017 un uomo armato sparò in un locale di Istanbul, la discoteca Reina, stracolma di centinaia di persone che festeggiavano il nuovo anno, uccidendo 39 persone.
Quarantasei persone, tra cui 43 cittadini stranieri, sono state arrestate a Istanbul e altri 29 ad Ankara. Anche nella capitale turca sono finiti in manette “per lo più stranieri”, hanno riferito i media locali. Circa 500 agenti hanno partecipato all’operazione. La polizia aveva inoltre mandato di arrestare altri 17 sospetti. Altri 38 sospetti membri dello Stato islamico, tra cui dei siriani, erano stati arrestati dall’antiterrorismo, nella provincia nordoccidentale di Bursa, in vista delle celebrazioni per l’anno nuovo, mentre si rafforzano le misure di sicurezza.
Come detto, durante i festeggiamenti di Capodanno di un anno fa, un uomo con un fucile d’assalto aveva massacrato 39 persone, tra turchi e stranieri, a Istanbul. L’attacco era stato rivendicato dall’Isis. La Turchia raddoppierà adesso il numero di poliziotti in servizio a Istanbul, portandolo a quota 37.000 e cancellerà o bandirà le celebrazioni pubbliche a Capodanno nei principali quartieri della città per ragioni di sicurezza.
Photo credits: Twitter