Fortissime scosse sismiche di magnitudo 6,9 hanno devastato nella notte fra ieri e oggi 16 dicembre la parte meridionale dell’isola di Giava in Indonesia. Un primo bilancio indica una vittima, ma il timore è che in villaggi interni e zone limitrofe siamo morte molte persone e che siano tanti anche i feriti.
Un uomo di 62 anni che abitava nella regione di Ciamis a ovest di Giava ha perso la vita ed è, al momento, l’unica vittima accertata del terremoto. Il portavoce dell’agenzia locale per il contenimento dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho ha precisato, inoltre, che ci sono edifici crollati e altri fortemente danneggiati in diverse città dell’isola. Non si esclude tuttavia che il bilancio dei morti possa aumentare dopo la segnalazione di vittime o feriti sempre nella stessa regione. Due ore dopo la scossa è stato revocato l’allarme tsunami.
Le scosse sono durate oltre 20 secondi e hanno spinto numerosi abitanti di case alte e grattacieli a scendere in strada terrorizzati. Una delle città più colpite, scrive su Repubblica online Raimondo Bultrini, sarebbe stata Tasikmalaya nella parte occidentale, mentre un ospedale a Banyumas è stato gravemente danneggiato e i pazienti sono stati evacuati. E c’è soprattutto una città a 1 km a sud dell’epicentro dalla quale non si hanno notizie: si tratta di Cipatujah.
Secondo l’US Geological Survey il terremoto si è sviluppato da una profondità di circa 90 km nell’entroterra, anche se le faglie si trovano generalmente al largo delle coste dove cominciò lo tsunami che 13 anni fa, nel 2004, provocò 280 mila vittime in tutto il sud e sud est asiatico nel giorno di Santo Stefano.
Photo credits: Twitter / Sutopo Purwo Nugroho – National Disaster Mitigation Agency