Igor il russo, il noto killer di Budrio, è stato arrestato in Spagna al termine di un conflitto a fuoco con la Guardia Civil, all’interno del quale sarebbero morte due persone. L’uomo che per mesi ha terrorizzato l’Italia intera ha finito la sua latitanza.
È finita la fuga di Norbert Feher, alias Igor ”il russo” Vaclavic. Il killer di Budrio è stato catturato in Spagna, nella zona di El Ventorillo, dopo un conflitto a fuoco con la Guardia Civil, corpo di Gendarmeria spagnolo con anche funzioni di polizia militare. La polizia scientifica italiana, a quanto apprende l’Adnkronos, è stata contattata dalle autorità spagnole per confrontare le impronte digitali ed avere la certezza dell’identità dell’uomo arrestato. A dare la notizia su Twitter è il sito di Wikilao, specializzato in temi di sicurezza, precisando che all’interno del conflitto a fuoco, purtroppo, hanno perso la vita tre persone: due uomini della Guardia Civil.
Norbert Feher, conosciuto da tutti come Igor il russo, è accusato di tre omicidi: quello del barista Davide Fabbri, ucciso a Budrio il primo aprile del 2017 all’interno del locale, davanti alla moglie e ad un cliente; quello della guardia provinciale volontaria Valerio Verri a Portomaggiore, l’8 aprile del 2017; a suo carico viene inoltre considerato anche l’omicidio di Salvatore Chianese, guardia giurata uccisa il 30 dicembre del 2015 a Fosso Ghiaia, alle porte di Ravenna. L’uomo è stato cercato ininterrottamente per mesi, senza mai essere trovato.
La caccia all’uomo era partita già dal primo aprile quando, grazie alle telecamere presenti nel bar di Davide Fabbri, si era riusciti ad individuare l’aspetto di Igor il russo. Per rintracciarlo erano state spiegate imponenti forze di uomini e mezzi, ma nonostante ciò di Norbert Feher non vi era alcuna traccia. Al momento della cattura, Igor il russo era “vestito in uniforme e pesantemente armato” con le armi rubate agli agenti della Guardia Civil. Secondo fonti dell’inchiesta citate da El Mundo online, Igor “sapeva dove sparare perché ha ferito mortalmente le due guardie nonostante indossassero giubbotti antiproiettile. Gli agenti non hanno avuto il tempo di sparare“.
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