È di almeno 4 morti e 750 feriti il bilancio degli scontri di ieri 8 dicembre, festa dell’immacolata Concezione, tra Gaza e la Cisgiordania, Betlemme ed Hebron, nelle proteste contro la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele. Il presidente americano ha lanciato un appello alla calma. Ma nessuno sembra dargli credito. Sassaiola contro il report Rai Piero Marrazzo, colpito più volte durante un servizio.
Hamas afferma che l’intifada proseguirà. Razzi dalla Striscia e bombardamenti israeliani. All’Onu condanna della decisione di Trump su Gerusalemme, anche da parte dell’Italia. E Obama paragona il suo successore a Hitler e parla di “democrazia in pericolo“. Il bilancio degli scontri è al momento di almeno 4 morti e 750 feriti, secondo il sito web dell’agenzia Ansa, che cita la Mezzaluna Rossa, organizzazione che fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa.
L’ONU CONTRO L’AMERICA
“Il presidente Trump – ha detto una portavoce della Casa Bianca – spera che le voci della speranza prevalgano su coloro che diffondono l’odio”. La decisione di Donald Trump di riconoscere unilateralmente Gerusalemme come capitale di Israele “non è conforme alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza“, hanno detto gli ambasciatori di Francia, Regno Unito, Italia, Svezia e Germania all’Onu. Nel corso del Consiglio l’inviato Onu per il Medioriente, Nikolay Mladenov, ha avvertito che “c’è un serio rischio che possiamo vedere una catena di azioni unilaterali, che possono solo spingerci ancora più lontano dal raggiungere i nostri obiettivi condivisi di pace”.
LA REPLICA DEGLI USA
L’ambasciatrice degli Stati Uniti presso l’Onu, Nikki Haley, ha criticato le Nazioni unite accusandole di “ostilità contro Israele” da “molti anni” e ha difeso la decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele dicendo che è “l’ovvio”. “Le Nazioni unite hanno fatto più danno alle possibilità di una pace in Medioriente che farla progredire”, ha dichiarato Haley durante una riunione del Consiglio di sicurezza.
I PALESTINESI: “AMERICANI VIA DAL PROCESSO DI PACE”
“Rinnoviamo il nostro rifiuto della posizione americana su Gerusalemme. Gli Usa non sono più qualificati per occuparsi del processo di pace“. Lo ha detto nella serata dell’8 dicembre il presidente palestinese Abu Mazen secondo cui la decisione Usa viola la legittimità internazionale. Abu Mazen – citato dall’agenzia Wafa – ha detto di accogliere con favore “la grande condanna internazionale testimoniata dalla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
E INTANTO ISRAELE BOMBARDA
Israele bombarda siti di Hamas a Gaza. L’aviazione israeliana ha colpito obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza in risposta all’attacco con razzi sul Sud di Israele: lo hanno reso noto le forze armate di Israele, Idf, su Twitter. Hamas ha ordinato ai suoi funzionari di evacuare tutti i siti dell’organizzazione per il timore di attacchi da Israele.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Rai News
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