Shock su Facebook: Salvini minacciato col fotomontaggio delle Brigate Rosse

“Incredibile. Questa è vera violenza. Non mi fanno paura, mi danno ancora più forza: andiamo a governare!” Così il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook dove ieri, 3 dicembre, ha postato una foto del gruppo “Vento ribelle” che ritrae Salvini imbavagliato davanti al simbolo delle Brigate Rosse (i terroristi degli anni ’70) con il commento “ho un sogno”.

“Oggi stesso denunceremo l’autore – dice Salvini – e attendo reazioni scandalizzate come quelle dei giorni scorsi dove è stato detto tutto e il suo contrario su episodi di presunta violenza”. “Sono altrettanto sicuro – prosegue il leader della Lega Matteo Salvini – che di fronte a tante inaccettabili minacce si aprirà anche un serio dibattito sulla violenza vera e non presunta. Ovviamente mi auguro che dopo tante chiacchiere su fake news e violenza, su Facebook partano indagini vere e approfondite sull’autore di questo gesto”.

La minaccia è stata pubblicata sulla pagina Fb “Vento ribelle”, un gruppo seguito da 113mila utenti che si definisce antifascista, antirazzista, anticapitalista, antimilitarista, anticolonialista e anti imperialista. Membri del team risultano Vito MateraGian Piero SartianiDavide Codenotti. Quest’ultimo espone nel suo profilo Fb il simbolo del Movimento 5 Stelle.

Shock su Facebook: Salvini minacciato col fotomontaggio delle Brigate Rosse
Il post di “Vento ribelle” contro Matteo Salvini

In mattinata il post è stato rimosso dalla pagina “Vento ribelle”, ma dall’entourage del segretario del Carroccio fanno sapere che è stato fatto lo screenshot del post e oggi 4 dicembre sarà presentata la denuncia alla Polizia Postale competente per i reati informatici.

Subito è arrivata la solidarietà del Pd. “A nome mio e del Pd rivolgo piena solidarietà a Salvini per il violento quanto indegno post che è apparso su Fb. Bavagli e ricordi di un sanguinario passato terroristico sono da condannare con forza. Le autorità facciano piena luce su un gesto grave, visto che il web non può e non deve essere terreno di caccia incontrastato per sostenitori di diversi estremismi“.

 

Photo credits: Twitter, Facebook

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