Trovate tracce di cocaina nel sangue di due bambini – un maschio di 8 mesi e una femmina di 2 anni -, abbandonati in auto la scorsa settimana a Borgo San Giacomo, nel Bresciano: il padre era andato a giocare alle slot-machine e la madre a prostituirsi.
La notizia è riportata da alcuni quotidiani locali e riguarda una situazione familiare terribile. Il padre aveva lasciato i bambini in auto, nel parcheggio di un bar-trattoria lungo la statale 668 all’altezza di Borgo San Giacomo in provincia di Brescia, per andare a giocare alle slot-machine mentre la madre si prostituiva. I piccoli si trovano ora in una comunità protetta e la procura per i minorenni ha aperto la pratica di adottabilità per entrambi.
UN CASO MOLTO GRAVE
“Bisogna capire come sia stato possibile – spiega il procuratore dei minori Emma Avezzù – Quelli che sono stati ritrovati non sono valori del sangue compatibili col fumo passivo di cocaina. Comunque sia, se casuale, con le bambine che hanno ingerito cocaina, oppure volontario, da parte dei genitori, si tratta di un caso allarmante”. “Siamo davanti a una situazione molto grave” continua il procuratore dei minori di Brescia. “I valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono”, dice Avezzù. La procura dei Minori, dichiarando l’adottabilità delle minori aveva indicato che le bambine non fossero messe in comunità con la madre.
COM’E’ POSSIBILE CHE I BAMBINI AVESSERO ASSUNTO COCA?
Come sottolinea sul Corriere della Sera in cronaca di Brescia Wilma Petenzi, nel caso del bimbo di 8 mesi si potrebbe dedurre una pur improbabile contaminazione da allattamento. Ma un tale collegamento è chiaramente da escludere per quanto riguarda la sorellina più grande, di 2 anni, che con la droga, quindi, sarebbe venuta a contatto in casa o chissà dove. Basta non pulire bene, magari dove i bambini mangiano. Basta appoggiarci il dito e poi metterlo in bocca, come del resto fanno di frequente tutti i bambini. Ma spetterà agli inquirenti vederci più chiaro.
Photo credits: Twitter