La mafia a Ostia è diventato un problema nazionale. E sembra cominciata una vera e propria guerra fra i clan. A Radio Cusano Campus l’intervento shock di Alessandra Mussolini.
“Un ascoltatore vi ha scritto che servirebbe mio nonno per riportare l’ordine? Sì, magari due o tre mesi. Due o tre mesi di mio nonno a Ostia e si risolve tutto, sì. Quando già tu vedi le forze dell’ordine che vanno in giro la gente è più tranquilla”. Lo ha detto Alessandra Mussolini nel corso di una trasmissione di Radio Cusano Campus, ai microfoni di Ecg, il programma di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.
A Ostia, ha detto Mussolini, “bisogna continuare con i presidi delle forze dell’ordine. Si sta scatenando l’inferno. I cittadini hanno votato la candidata dei cinque stelle. Ora lei assieme allo Stato dovrà far vedere cosa sa fare e dar seguito alle promesse fatto in campagna elettorale”. Da domenica scorsa, infatti, Ostia ha un nuovo “minisindaco”, Giuliana Di Pillo, esponente di M5S, che ha raccolto il 60% dei voti al ballottaggio contro il 40% di Monica Picca del Centrodestra. Mostruosa l’astensione, al 67%: hanno votato solo il 33% degli aventi diritto.
Nelle settimane precedenti, lo scorso 8 novembre, l’inviato Daniele Piervincenzi e il filmmaker Edoardo Anselmi erano stati violentemente aggrediti a Ostia da Roberto Spada, membro della famiglia Spada, nota alle cronache per diverse inchieste giudiziarie. Spada si trova ora in carcere ma nei giorni successivi, a ridosso del turno di ballottaggio del 19 novembre, sembrava essersi scatenata una vera e propria guerra fra i clan per il dominio del territorio. Fino a quando, domenica scorsa 26 novembre, c’è stata una scarica di colpi d’arma da fuoco in via Forni, la stessa del quartiere Nuova Ostia dove sorge la palestra gestita da Roberto Spada.
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