Ore di angoscia sull’isola di Bali, in Indonesia, ben nota ai turisti occidentali per le sue bellezze naturali. È in corso l’eruzione sempre più violenta del vulcano Agung. Le autorità hanno ordinato l’evacuazione di decine di migliaia di persone. Chiuso l’aeroporto. Si teme molto anche la colata di lava “fredda”: veri e propri fiumi di fango e detriti misti a lava alimentati dalla stagione delle piogge in corso. Nel video l’eruzione del vulcano postata su You Tube da Alex Hope.
La zona a rischio è stata portata da 7,5 a 10 km di raggio attorno al vulcano Agung. Il blocco degli aeroporti ha lasciato a terra migliaia di turisti. La montagna sta eruttando da giorni nubi di ceneri bianche e grigie alte fino a 9.000 metri, mentre la lava si sta accumulando nel suo cratere. Le esplosioni posso essere udite fino a 12 chilometri di distanza.
Le autorità avvertono che un’eruzione ancora più violenta è possibile, mentre torrenti di acqua e detriti stanno scendendo dalle pendici, alimentati dalla stagione delle piogge in corso. Il portavoce del governo Sutopo Purwo Nugroho ha detto che la zona di pericolo interessa 22 villaggi. E sono almeno 40.000 gli abitanti che hanno già lasciato l’area, mentre le autorità hanno detto che convinceranno chi ancora è rimasto a casa ad allontanarsi. L’aeroporto internazionale di Bali nella vicina isola di Lombok resta sbarrato per tutta la giornata di oggi 27 novembre, secondo quanto comunicato dalla National Disaster Mitigation Agency indonesiana.
Le autorità responsabili prenderanno in esame l’eventuale riapertura solo domani mattina dopo aver valutato la situazione del vulcano, la cui eruzione ha sparso cenere per migliaia di metri nell’atmosfera. Un video diffuso dell’agenzia indonesiana per l’attenuazione degli effetti delle catastrofi mostra acqua e detriti vulcanici – una sorta di fiumi di lava fredda – scorrere lungo i pendii del vulcano, mentre la pioggia sta cadendo sull’isola. La colata di fango e cenere vulcanica miste ad acqua potrebbe ingrossarsi. Si tratta di “fiumi” di fango che possono muoversi molto rapidamente e che di solito diventano estremamente pericolose e distruttive durante le eruzioni vulcaniche.
Photo credits: Twitter; video credits: You Tube / Alex Hope