Carlo Conti, il più importante e “istituzionale” dei presentatori televisivi italiani, e l’ex premier e segretario dei Pd, Matteo Renzi, entrambi fiorentini, sono notoriamente in buoni rapporti. Fin qui nulla di male, se non fosse per una scivolata del Carlo nazionale durante la conduzione della sua trasmissione L’Eredità. Vediamo cosa è successo…
La puntata de L’Eredità incriminata è quella del 16 novembre scorso, presentata da Carlo Conti dopo il recente malore di Fabrizio Frizzi. “Chi ha compiuto 18 anni nel 2016 ha potuto richiedere un bonus da 500 euro da spendere in cosa?”. Questa la domanda valida per 20 mila euro finita nel mirino. Tra le risposte: console per videogiochi, corsi di guida sportiva, libri e ingressi alle mostre e viaggi all’estero.
La risposta esatta era la terza perché, come è noto, si tratta di una nuova normativa in favore dei giovanissimi introdotta dal Governo Renzi. Dunque, la polemica è stata immediata: “Un mega spot per il bonus-cultura” è stata l’accusa rivolta alla domanda e, di fatto, alla trasmissione. Una polemica cavalcata sui social soprattutto dai militanti e dirigenti del Movimento Cinque Stelle.
Il caso non si è smorzato anche perché il presentatore, dopo la risposta, ha descritto nel dettaglio i contenuti del bonus renziano, suscitando ancora più critiche. Tra i vari tweet, si leggeva: “Se pure Carlo Conti è arruolato a fare propaganda al governo nelle domande del quiz vuol dire che la campagna elettorale sarà terribile. E che sono alla frutta”.
Photo credits: Twitter, Facebook
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