La partenza del convoglio che collega Tsukuba a Tokyo era prevista alle ore 9.44.40 ma il treno è partito alle 9.44.20 secondi. Venti secondi prima. E questo in Giappone non è ammissibile. Così, la compagnia ferroviaria si è scusata profondamente e pubblicamente…
Per noi italiani, vessati da treni molto spesso in cronico ritardo, dovuto a volte a guasti degli stessi convogli o a disservizi sulle linee della cosiddetta Alta Velocità, non è quasi immaginabile che possa accadere una cosa del genere. Eppure in Giappone è accaduto. Ma quale sarebbe la “colpa” di cui scusarsi per la compagnia ferroviaria nipponica? L’aver consentito a un convoglio di partire con un lievissimo anticipo. Quindi non all’orario che i passeggeri si sarebbero aspettati.
Inutile precisare, forse, che sui social media lo stupore per la posizione dell’azienda è dilagato in breve tempo: si tratta di un gesto inaspettato per molti in tutto il mondo, quello delle scuse per così poco. Non è certo l’Italia il Paese in cui i treni partono e arrivano troppo spesso fuori orario. Tutto è successo nella mattina di venerdì 17 novembre. Quando l’amministrazione responsabile del treno Tsukaba Express ha chiesto esplicitamente scusa in una dichiarazione, scrivendo: “Chiediamo sinceramente scusa per l’errore, l’equipaggio non ha controllato l’orario“.
In Giappone i treni sono famosi per la loro puntualità, che non è soltanto un mito: per questo l’errore è stato considerato grave. Infatti, nel Paese del Sol Levante è molto raro che i treni non rispettino gli orari previsti, anche se di pochi secondi. I servizi ferroviari del Giappone sono tra i più affidabili al mondo. Ritardi e partenze in anticipo non sono ammesse, ecco perché la puntualità è diventata nel tempo punto di forza: molti passeggeri sincronizzano addirittura gli orologi con quelli delle stazioni per non perdere il treno o la coincidenza pianificati.
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