Un gruppo di banditi a volto coperto ha tenuto sotto sequestro 12 persone per ore e poi è fuggito con un bottino di 41 mila euro. Una rapina violenta che si è conclusa il giorno stesso con l’arresto degli autori. Si tratta di tre pluripregiudicati, fermati dai carabinieri della compagnia di Seregno (Milano).
Il colpo è avvenuto lunedì 6 novembre, riporta il quotidiano online IlCittadinomb.it, negli uffici di una cooperativa di Seregno nel quartiere San Salvatore, dove ogni giorno entrano decine di commercianti per consegnare l’incasso della giornata. I tre banditi – due fratelli originari di Foggia, ma di fatto domiciliati a Lissone, G. e L.Z.di 61 e 59 anni – e un complice del pescarese domiciliato a Cinisello, L. Q. di 58 anni, hanno agito con estrema determinazione alle 8 del mattino.
Passamontagna sul volto, pistole Beretta spianate, che poi risulteranno essere giocattolo, hanno fatto irruzione nella cooperativa. Davanti a loro tre impiegate terrorizzate, costrette sotto la minaccia delle armi a restare in silenzio di fronte ai clienti che da quel momento in poi si sarebbero presentati al bancone. In totale hanno varcato la soglia in 9: “Dateci i soldi o vi ammazziamo” si sono sentiti gridare addosso. Per evitare che potessero lanciare l’allarme, sono stati tutti legati mani e piedi e chiusi in un locale attiguo. La banda ha trafugato oltre 40 mila euro, ha rinchiuso anche le impiegate ed è fuggita. Verso le 11.30 uno dei commercianti sequestrati è riuscito a liberarsi, a sfondare una parete in cartongesso e a lanciare l’allarme.
Scaricando immediatamente le immagini del sistema di videosorveglianza dell’azienda e dell’attigua area industriale, i carabinieri sono riusciti a risalire al mezzo usato per la fuga, un furgone Nissan Vanette rubato nei giorni precedenti a Milano. Seguendo le sue tracce i militari sono arrivati a un appartamento di Lissone. La banda si era da poco spartita il bottino. Sono stati arrestati per sequestro di persona, rapina a mano armata e ricettazione per il furto del furgone, ora si trovano in carcere a Monza.
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