Sono annegate? Oppure sono state uccise? È giallo su 26 donne africane morte trovate a bordo della nave spagnola Cantabria, giunta domenica 5 novembre nel porto di Salerno. Si tratta di uno sbarco di centinaia di profughi e migranti. Ma questa volta con numerosi cadaveri. “È una tragedia dell’umanità – ha dichiarato il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi – credo che la procura si attiverà da subito per valutare se possa trattarsi di altrettanti omicidi”.
IL PREFETTO HA POCHI DUBBI
Sulla nave viaggiavano circa 400 persone, fra uomini, donne e bambini. “Oggi Salerno si prepara con uno spirito diverso rispetto agli altri sbarchi. Abbiamo già avuto altri morti – commenta il prefetto Malfi – ma su questa nave sarà tutto più complicato, anche come impatto morale. Siamo ancor di più in stretta collaborazione con la procura della Repubblica perché i 26 corpi potrebbero essere 26 omicidi. Quello che va fatto, per esigenze di giustizia, andrà fatto. Credo che il procuratore Masini valuterà se ci siano i presupposti per un’ipotesi di omicidio. Bisogna vedere se si trova qualche soggetto su cui concentrare l’attenzione o se si procederà contro ignoti. Che qualcuno abbia fatto morire queste donne e non sia stato un fulmine arrivato dal cielo è una cosa ovvia“.
LE IPOTESI POSSIBILI
La prima ipotesi sulla causa del decesso è l’annegamento, anche se le autorità avvertono che è ancora troppo presto per esserne certi. “Le donne decedute, di nazionalità presumibilmente nigeriana, sembra fossero a bordo di un gommone dove vi erano anche uomini. Il barcone è affondato e le donne purtroppo hanno avuto la peggio, in quanto soggetti più deboli”. Il prefetto tenderebbe a escludere collegamenti con la tratta per lo sfruttamento della prostituzione: “Le tratte seguono altre dinamiche e altri canali. Caricare le donne su un barcone sarebbe un investimento rischioso che i signori delle tratte non farebbero, potendo perdere la ‘merce’, come la chiamano loro, in un solo colpo”.
I PROFUGHI SARANNO SMISTATI
Malfi sottolinea che grazie alla disponibilità del Comune di Salerno, del cimitero e dei cimiteri limitrofi sono già stati identificati i siti in cui accogliere le salme. Quanto ai 375 migranti sbarcati vivi, tra i quali ci sono anche bambini, presenti a bordo “non sono pervenute, al momento, notizie di particolari situazioni critiche a livello sanitario”. Resteranno in Campania in 72, gli altri verranno trasferiti in altre Regioni italiane.
Photo credits: Twitter, Facebook
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