Stupro Roma: due ragazze di 14 anni sono state legate e stuprate. Una delle due aveva chiesto all’amica del cuore di accompagnarla al primo appuntamento con un ragazzo conosciuto su Facebook da due settimane; all’incontro, il ragazzo, un rom, ha violentato prima lei in un campo sulla Collatina e ha poi abusato anche dell’altra ragazza, dopo aver ammanettato entrambe a una grata. A fare da vedetta c’era un altro rom. A sei mesi da quel drammatico pomeriggio di maggio, nelle scorse ore i Carabinieri hanno arrestato i due. Ecco il drammatico racconto shock di una delle ragazze.
Arrivano nuovi dettagli sullo stupro a Roma delle due ragazze di 14 anni da parte di un ragazzo di etnia rom conosciuto su Facebook da due settimane da una delle due. All’appuntamento, lei si era presentata con l’amica del cuore, ma la precauzione non era bastata perché lui ha prima violentato lei in un campo sulla Collatina e poi ha abusato dell’amica, dopo averle ammanettate entrambe. A far da vedetta c’era un altro rom. I due sono stati arrestati nelle scorse ore, a sei mesi da quel drammatico pomeriggio di maggio in cui avvenne il fatto.
Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera‘, lo stupratore si era anche presentato a casa della 14enne per convincere sua madre a farla uscire. Dopo lo stupro, poi, le due amiche sono state minacciate di morte se non avessero taciuto. Non solo: lo stupratore pretendeva di rivederle, tanto da chiamare a casa della mamma della ragazza adescata e chiedere perché sua figlia non si facesse più sentire.
‘Il Messaggero‘, invece, riporta le parole di una delle ragazze: “Se avessimo raccontato a qualcuno quello che ci aveva fatto, ci avrebbe ucciso e avrebbe fatto del male alle nostre famiglie. Ci minacciava, per questo non abbiamo detto nulla”.
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