Un aereo da turismo con due persone a bordo è caduto nel pomeriggio di sabato 28 ottobre 2017 a Roma sulla linea ferroviaria ad alta velocità all’altezza di via Salaria 746, tra un distributore di benzina e l’aeroporto dell’Urbe. Secondo la prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, il piccolo aereo era in fase di rientro per atterrare sulle piste dell’Urbe quando improvvisamente il motore ha smesso di funzionare. Il ferito più grave è il passeggero, un uomo di 62 anni, che si trova in codice rosso all’Ospedale Gemelli, mentre il pilota, un 49enne, è in codice giallo al Pertini. Un testimone ha raccontato ai microfoni di ‘Fanpage’: “Per fortuna non è caduto una ventina di metri più in là, dove ci sono dei campi di calcio, sennò avrebbe fatto una strage. Nel campo di pallone, a quell’ora, era pieno di bambini”.
Tragedia ‘sfiorata’ a Roma, dove nel pomeriggio di sabato 28 ottobre 2017, attorno alle 16.40, un aereo da turismo con due persone a bordo è precipitato sulla linea ferroviaria ad alta velocità all’altezza di via Salaria 746, tra un distributore di benzina e l’aeroporto dell’Urbe.
Secondo la ricostruzione della dinamica dell’incidente riportata da ‘Il Messaggero’, il piccolo aereo era in fase di rientro per atterrare sulle piste dell’Urbe quando improvvisamente il motore ha smesso di funzionare. Nell’impatto il mezzo è andato distrutto. Il ferito più grave è il passeggero, un uomo di 62 anni, che si trova in codice rosso all’Ospedale Gemelli, mentre il pilota, un 49enne, è in codice giallo al Pertini. La circolazione dei treni è ripresa alle 20.20 dopo il nulla osta dei Vigili del Fuoco e i controlli da parte dei tecnici. L’incidente, fortunatamente, non ha danneggiato la linea di contatto. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha intanto aperto un’inchiesta di sicurezza sull’incidente.
Un testimone ha raccontato ai microfoni di ‘Fanpage’: “Per fortuna non è caduto una ventina di metri più in là, dove ci sono dei campi di calcio, sennò avrebbe fatto una strage. Nel campo di pallone, a quell’ora, era pieno di bambini”.
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