La criminologa Roberta Bruzzone torna a parlare del processo per l’omicidio di Loris Stival, il bambino di 8 anni brutalmente ucciso nel 2014. Ecco il suo parere sulla presunta assassina dal settimanale Giallo.
La criminologa Roberta Bruzzone è pienamente convinta che la mamma di Santa Croce Camerina, Veronica Panarello, non avrà sconti di pena per l’omicidio e occultamento di cadavere del figlio di soli 8 anni, Loris Stival. La studiosa di criminologia è fermamente convinta che la condanna in appello per la presunta assassina del minore venga confermata. Sulle pagine del settimanale Giallo di questa settimana, Roberta Bruzzone spiega dettagliatamente il suo pensiero in merito al caso: “Nei suoi confronti non può essere considerata neanche l’attenuante del delitto d’impeto, del black out dell’anima, perché Veronica era lucida dal primo all’ultimo istante. Lo era anche quando, per costruirsi un alibi verosimile, ha rimesso in moto la macchina per dirigersi al corso di cucina nel resort di ‘Donna Fugata’, dopo aver gettato il corpo del figlio nel canalone“.
Nel corso della seconda udienza del processo di secondo grado per l’omicidio di Loris Stival, tenutasi il 3 ottobre scorso, la corte ha rigettato le richieste mosse dalla difesa di Veronica Panarello, già condannata in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, il 17 ottobre 2016. La donna non sarà quindi sottoposta a nessuna nuova perizia psichiatrica, né avrà un confronto all’americana con il suocero Andrea Stival, accusato dalla donna di aver compiuto l’omicidio del piccolo Loris, per paura che quest’ultimo rivelasse la relazione extraconiugale intrattenuta con la Panarello al papà del bambino. Sembra quindi che il percorso giudiziario non prometta bene per Veronica Panarello e tutto, al momento, fa ipotizzare che la condanna di primo grado venga riconfermata. Roberta Bruzzone, sul settimanale Giallo, scrive: “Sono certa che i prossimi due gradi di giudizio confermeranno la condanna a 30 anni di reclusione“.
Nella perizia, eseguita durante il primo grado di giudizio, venne accertato che Veronica Panarello era ed è capace di intendere e di volere, tanto da definire l’imputata come una fredda e lucida assassina sia durante l’esecuzione materiale dell’omicidio che nella fase successiva ad esso, quella dell’occultamento del cadavere del figlio di soli 8 anni. I tentativi di accusare il suocero non sono quindi valsi a nulla: Andrea Stival è stato scagionato dall’accusa mossa dalla Panarello già nel corso del primo grado di giudizio, indicandola come unica responsabile del delitto. Il 28 novembre 2017 si terrà la terza udienza per il processo per l’omicidio di Loris Stival. In questa data proseguirà la requisitoria del pm Marco Rota e del Procuratore Generale, Maria Aschettino. Attesa inoltre anche l’arringa di una delle parte civili costituitasi al processo.
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