Questa settimana la rubrica di Velvet Mag “In Libreria” consiglia cinque novità editoriali: la storia vera di Bebe Vio e del suo successo; il romanzo d’amore di Keatyn, l’adolescente che non ce la fa più a fingersi perfetta; il coraggio e le sue declinazioni viste da Paolo Crepet; scritti e riflessioni inedite di Umberto Eco, uno dei grandi della letteratura italiana del Novecento; un’intervista fiume sul problema di Dio oggi: ci si può ancora credere o no?
Se sembra impossibile allora si può fare di Bebe Vio
Chiunque incontri Bebe, o anche solo la veda in tv, rimane incantato dall’energia positiva che sprigiona a ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo. Come si spiega questo suo modo di essere che le ha permesso non solo di superare difficoltà apparentemente insormontabili, ma anche di raggiungere eccezionali traguardi sportivi? Sembra un mistero. Invece, se si leggono gli spassosissimi racconti dei tanti episodi raccolti in questo libro, si scopre che Bebe affronta ogni genere di ostacolo utilizzando strumenti e risorse che ciascuno di noi ha a disposizione… anche se spesso non se ne accorge nemmeno! Innanzi tutto, Bebe è da sempre consapevole che bisogna trovarsi un sogno da perseguire con la massima passione: per esempio, lei ha iniziato a cinque anni a desiderare con tutte le sue forze di andare alle Olimpiadi. Per raggiungere la propria meta è fondamentale poi imparare a collaborare con gli altri, fare squadra, chiedere aiuto perché “da solo non sei nessuno”. Ma ci sono anche tanti altri alleati a portata di mano: l’ironia, e persino la paura…
Perfect boy di Jillian Dodd
East Coast, Hollywood. Keatyn ha tutto ciò che una liceale potrebbe mai desiderare. È la ragazza più carina della scuola, è popolare, viene invitata alle feste migliori e a pranzo il suo tavolo è sempre quello più ambito. La sua vita procede a meraviglia, seguendo un copione perfetto. Eppure Keatyn non è più sicura di volere tutto questo. Perché, in realtà, quell’apparenza scintillante nasconde dei segreti. Il suo fidanzato si ubriaca puntualmente a ogni festa. La sua migliore amica minaccia di rivelare a tutti che la sua relazione è una truffa… Keatyn non ce la fa più a fingersi perfetta, ma è difficile rinunciare a quello che per anni è stato il tuo mondo. Finché il sorriso irresistibile di un surfista non arriva a portare definitivamente scompiglio nella sua vita. Uscire con lui equivarrebbe a un suicidio sociale. Per Keatyn è arrivato il momento di scrivere un nuovo copione..
Il coraggio di Paolo Crepet
Un tempo il coraggio – nella sua accezione di ardimento fisico – era solo opera dell’umano, poi le macchine se ne sono impossessate: non più il guerriero armato delle sue proprie mani, ma di mitragliatrici, carri armati, lanciafiamme, cacciabombardieri. Un po’ come accade ora con la tecnologia: fino a trent’anni fa occorreva pronunciarsi, scrivere, telefonare, dunque esporsi. Oggi si può comunicare, anzi si è indotti a farlo, senza un’interfaccia umana, dunque senza rischio, senza paura di compromettersi. E le umane virtù vengono delegate a ciò che umano non è. Così, anche il coraggio e la forza d’animo che vi è intrinsecamente connaturata stanno diventando sempre più un’astrazione virtuale, svuotata di senso. Paolo Crepet propone a genitori, educatori e, in particolare, ai “nativi digitali” un “ipotetico inventario”: il coraggio di educare, di dire no, di ricominciare, di avere paura, di scrivere, di immaginare, di creare…
Sulle spalle dei giganti di Umberto Eco
Sulle spalle dei giganti rappresenta per i lettori di Eco un evento festoso. Lontano dalle aule universitarie, dai congressi accademici, dalle cerimonie onorarie, Eco scrisse questi testi, nel corso di tre lustri, per intrattenere gli spettatori della Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi. Testi che il più delle volte traggono spunto dal tema stesso che ogni anno la Milanesiana si dà, per poi scorrere lungo rivoli di un repertorio che attinge alla filosofia quanto alla letteratura, all’estetica, all’etica e ai mass media. Come dire: la quintessenza dell’universo echiano, raccontato con un linguaggio affabile, intriso di ironia, talora giocoso, affilato quando necessario. Le radici della nostra civiltà, i canoni mutevoli della bellezza, il falso che si invera e modifica il corso della storia, l’ossessione del complotto, gli eroi emblematici della grande narrativa, le forme dell’arte, aforismi e parodie sono alcuni degli spunti di attrazione di un libro arricchito dalle immagini che l’autore usava proiettare nel corso del suo dire.
Dov’è Dio di Julian Carron con Andrea Tornielli
Si può ancora incontrare Dio nella “società liquida”? La secolarizzazione e la scristianizzazione dell’Occidente sono segno della fine dei tempi o soltanto della fine di un’epoca e dell’inizio di un’altra? La società plurale e relativista è il nemico da combattere innalzando barriere e muri oppure può diventare l’occasione per annunciare il Vangelo in modo nuovo? Di fronte a una situazione che per certi versi assomiglia a quella degli inizi del cristianesimo, chi crede in Gesù come è chiamato a vivere? Don Julián Carrón è da dodici anni alla guida del movimento di Comunione e Liberazione. Ha avuto il compito non facile di raccogliere il testimone da don Luigi Giussani, e in questo suo primo libro-intervista dialoga con il vaticanista Andrea Tornielli. Il dialogo schietto che il lettore troverà in queste pagine rappresenta il tentativo di porre e suscitare domande, per scoprire o riscoprire i contenuti del cristianesimo, chiedendosi se e come possano essere nuovamente testimoniati in una società non ancora post-cristiana, ma già ben avviata a diventarlo.