Un telefono cellulare che sarebbe di Dafne, ma la cui scheda sim è intestata al fidanzato. E un cappellino. Di uno sconosciuto. Questi gli elementi su cui lavorano in queste ore i carabinieri di Saronno (Varese) per tentare di far luce sul giallo della scomparsa nel nulla di Dafne Di Scipio, la ragazza ventenne gallaratese della quale si sono perse le tracce dalla notte di sabato scorso 14 ottobre.
AGGIORNAMENTO ORE 11:25 – +++ È stata ritrovata Dafne Di Scipio. Era a bordo di un’auto che è stata fermata dalla Polizia Stradale nell’area di sosta dell’autogrill di Castronno, lungo l’autostrada dei Laghi A8 +++.
La ragazza ha dichiarato di essersi allontanata volontariamente. Le ricerche sono durate due giorni e due notti, coordinate dai carabinieri.
La notizia è riportata da Il Giorno, in un articolo a firma di Rossella Formenti. Gli effetti personali di cui sopra sono stati ritrovati nei boschi di viale Kennedy a Marnate, in Valle Olona. Una zona detta “la sbarra”: meta abituale e tristemente nota dei tossicodipendenti e degli spacciatori di droga. Ed è lì, in quel luogo folle che – secondo i racconti del fidanzato Matteo Brambilla, 41 anni, noto alle forze dell’ordine per i problemi di tossicodipendenza, Dafne Di Scipio sarebbe stata vista l’ultima volta.
LE VERSIONI DEL FIDANZATO
Brambilla però ha fornito differenti versioni della scomparsa di Dafne. Compreso il particolare del presunto rogo doloso della sua auto. Secondo il 41enne Dafne è scesa dall’auto e, da sola, è entrata nel bosco “della droga”. Pochi minuti dopo la ragazza avrebbe urlato: lui sarebbe uscito a sua volta dall’abitacolo e avrebbe visto due stranieri portarla via. Avrebbe tentato di inseguirli ma sarebbe stato picchiato. Malconcio, avrebbe impugnato un cartello e avrebbe fermato i passanti chiedendo aiuto. Rientrato nei boschi con i “soccorritori”, avrebbe visto la sua auto data alle fiamme, forse dagli stessi “rapitori”.
DAFNE È STATA RAPITA?
Qualunque sia l’attendibilità del Brambilla, dov’è Dafne? Si è allontanata da sola oppure è stata effettivamente fatta sparire da qualcuno, magari proprio i due pusher nordafricani cui ha fatto cenno il fidanzato? E perché? Per “pagare” un debito? Nel frattempo continuano le ricerche della giovane: ci si concentra sui luoghi frequentati da sbandati e tossicodipendenti, come gli scali della “linea della droga” Saronno-Seregno e le aree dismesse. In procura è stato aperto un fascicolo a carico d’ignoti: l’ipotesi d’accusa è sequestro di persona.
Photo credits: Twitter, Facebook
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