La tempesta tropicale Ophelia si è trasformata in ciclone vero e proprio e viaggia nell’Atlantico verso l’ Europa, Portogallo, Irlanda e Gran Bretagna in particolare. Niente a che vedere, dunque, con la ripetizione di un fenomeno devastante per le coste americane. Questa volta nel mirino dell”uragano nato in cieli lontani ci siamo noi del Vecchio continente.
Si è infatti rafforzata Ophelia, ed è ora un uragano di categoria 1: lo rende noto il Centro nazionale uragani degli Stati Uniti. Irma, l’uragano che devastò in agosto i Caraibi arrivò a categoria 5, quindi la pericolosità di Ophelia è inferiore, attualmente, ma non si può escludere che il ciclone cresca di potenza.
Ophelia è il decimo uragano della stagione Atlantica nel 2017: si tratta di un record stagionale che era imbattuto dal 1893, secondo Phil Klotzback, esperto di tempeste della Colorado State University. Adesso Ophelia si trova a circa 1.195 chilometri a sudovest delle Azzorre e procede verso l’Europa a una velocità di circa 5 chilometri l’ora con venti che soffiano a un massimo di circa 135 chilometri l’ora. L’arcipelago portoghese potrebbe essere colpito.
Ma anche la Spagna, l’Irlanda e la Gran Bretagna, dove Ophelia è attesa per il fine settimana. Il pericolo è tanto per le persone quanto per gli edifici. Secondo gli esperti, un lieve rafforzamento della perturbazione è possibile nei prossimi giorni. La Spagna finora è stata raggiunta da due tempeste tropicali: una nel 1842 e l’altra nel 2005, dall’uragano Vince, che si placò però subito prima.
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