Rimini, arrestato pedofilo: nel suo pc dossier e filastrocche shock su Yara Gambirasio

Arrestato un impiegato di 53 anni a Rimini accusato di pedofilia: tra il materiale sequestrato vi è un angosciante libro pieno di foto e filastrocche oscene su Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra uccisa nel 2010.

Una scoperta shock quella fatta dalle forze dell’ordine dopo un blitz in una casa di Rimini dove vive un impiegato 53enne accusato di pedofilia. Nel computer dell’uomo sono stati trovati diversi video con materiale pedopornografico, in cui dei bambini venivano maltrattati e stuprati. Uno scenario dell’orrore che ha lasciato pietrificati anche gli investigatori. L’uomo è stato immediatamente arrestato e trasferito al carcere Cassetti di Rimini ed è attualmente detenuto in una zona protetta e lontano dagli altri carcerati.

Un uomo insospettabile. Nessuno avrebbe mai immaginato che l’impiegato avesse tale perversione. A lasciare ancor più sbalorditi gli inquirenti sono stati altri ritrovamenti all’interno dell’abitazione del 53enne: sono state rivenute alcuni file audio con canzoni blasfeme contro Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre del 2010. Ora chi indaga dovrà accertare se dietro a quella rete di file e di registrazioni online possa esserci un vero e proprio traffico di materiale pedopornografico tra l’uomo ed altre persone.

Le indagini sono quindi ancora in corso. Gli investigatori temono che possano esserci altri pedofili dietro quanto trovato e che vi sia un vero e proprio traffico e scambio di materiali fotografici, video e audio con fini pedopornografici. Al momento non sono state trapelate altre informazioni ma la Procura è determinata ad andare a fondo. Nessuno si sarebbe mai aspettato di trovare all’interno dell’abitazione dell’impiegato quelle oscene filastrocche che ledono la memoria della giovane Yara. Sembra che per la 13enne di Brembate di Sopra con la passione per la ginnastica ritmica, della cui morte è stato condannato all’ergastolo Massimo Giuseppe Bossetti, non vi sia ancora pace.

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