Un racconto shock quello di Elisabetta, l’amica di Noemi Durini, la studentessa di soli 16 anni uccisa dal fidanzato reo confesso. La ragazza mostra a Mattino Cinque gli ultimi sms scambiati con l’adolescente la sera prima dell’omicidio.
Una storia triste quella di Noemi Durini, la 16enne di Specchia, in provincia di Lecce, uccisa dal fidanzato Lucio M., reo confesso. Il loro “amore”, evidentemente malato, durava da un anno. Molti gli alti e i bassi del ragazzo che Noemi ha perdonato e giustificato, come le volte in cui l’ha picchiata o le ha fatto del male. Un rapporto che la giovane aveva chiuso proprio poco prima di essere uccisa per mano di quella persona di cui, per molto tempo, era innamorata. Noemi negli ultimi tempi si è sfogava con le proprie amiche sugli strani comportamenti del fidanzato, ne parlava spesso anche con Elisabetta, la ragazza proprietaria della Nissan Micra distrutta per mano di Lucio M. durante le ricerche della minore, quando ancora si credeva che fosse in vita.
Elisabetta, ai microfoni di Mattino Cinque, ha raccontato i momenti concitanti di quel pomeriggio del 9 settembre quando il fidanzato di Noemi Durini, ancora scomparsa, le ha distrutto la propria auto: “Ho provato a difendere il papà di Noemi dopo che i due stavano discutendo animatamente. Il 17enne alle domande di Umberto ha reagito con un pugno, e così sono intervenuta io. Poco dopo però il giovane ha perso le staffe e ha colpito la mia macchina con una sedia di un bar lì vicino“. La sconvolgente scena è stata ripresa da un passante e nel filmato si vede pienamente di cosa è capace il giovane. “Poi mi ha inseguita – ha aggiunto Elisabetta – per quasi 200 metri urlando ‘dov’è il papà di Noemi, portatemelo qui’. Stava per raggiungermi, ma per fortuna sono arrivati i carabinieri. Ho avuto paura“.
La morte di Noemi Durini non ha sconvolto solo Specchia, ma l’Italia intera. L’amica Elisabetta non si da pace ed ha raccontato come forse la ragazza le abbia velatamente chiesto aiuto la sera prima dell’omicidio. L’amica ha raccontato di come le due, la sera del 2 settembre, si siano sentite tramite messaggi su Whatsapp. Noemi le aveva chiesto di uscire, probabilmente proprio per svagarsi e raccontarle dell’ultima litigata con Lucio. Le due però si organizzano per il pomeriggio del 3 settembre: Noemi purtroppo a quell’appuntamento non è mai potuta andare perché la furia omicida del fidanzato le ha spezzato la vita all’alba di quella mattina. La Procura di Lecce continua ad indagare sull’omicidio. Il fidanzato, dal momento della confessione è stato arrestato in maniera cautelare ed attualmente si trova nel carcere minorile in Sardegna.
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