Le donne saudite potranno guidare la macchina a partire dal giugno 2018. Lo ha stabilito con una decisione a suo modo rivoluzionaria re Salman dell’Arabia Saudita, che ha emesso un decreto. Il Regno era l’unico Paese al mondo dove alle donne era vietato guidare.
Nel decreto regale che concede la licenza di guida per le donne è stato anche ordinato l’istituzione di un comitato di alto livello per coinvolgere i ministeri degli affari interni, della finanza, del lavoro e dello sviluppo sociale i quali saranno incaricati di studiare le modalità per applicare la nuova e rivoluzionaria legge. La decisione del re, che entrerà in vigore da giugno del prossimo anno, è stata annunciata dalla televisione di Stato e contemporaneamente in un evento a Washington, scrive il New York Times.
LE DONNE TRA FAMILIARI MASCHI E TUTORI LEGALI
Contro il divieto di guidare era stata lanciata una campagna social che ha visto molte donne postare dei video su internet mentre erano al volante. In Arabia Saudita la condizione della donne è sottoposta a moltissimi divieti e censure, tra cui quella di essere accompagnate sempre da un familiare maschio e di avere un tutore legale.
MULTATE E MESSE IN CARCERE
Per anni le organizzazioni in difesa dei diritti hanno fatto campagne per ottenere questo risultato. Alcune donne saudite sono state multate per aver sfidato le autorità, altre addirittura incarcerate. Nel quadro dell’ambizioso piano di riforme economiche e sociali in vista del 2030, Riad sembra voler ammorbidire alcune restrizioni e tenta prudentemente di promuovere alcune forme di socialità e di movimento.
NON POTEVANO ENTRARE IN UNO STADIO
Appena sabato scorso centinaia di donne saudite hanno preso posto per la prima volta in uno stadio di Riad, in occasione della festa nazionale, con concerti e fuochi d’artificio. Finora le donne non erano ammesse negli stadi in ottemperanza alla regola della separazione dei sessi negli spazi pubblici. Da quando re Salman è salito al trono nel gennaio del 2015 ci sono state delle aperture sul fronte dei diritti delle donne di cui quella sulla patente appare come la più eclatante.
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