Un gesto che ha lasciato tutta la comunità sconvolta ma soprattutto i familiari di Marco Vannini, il 19enne ucciso misteriosamente mentre si trovava ospite in casa della fidanzata, Martina Ciontoli.
È stata strappata la foto di Marco Vannini, il giovane 19enne morto in circostanze con un colpo di pistola la sera del 17 maggio del 2015, mentre era ospite in casa della fidanzata Martina Ciontoli, a Ladispoli, in provincia di Roma. Stando quanto riportato dal giornale locale online Terzobinario.it, oltre ad essere stata strappata la foto del ragazzo, sono stati gettati anche i fiori a lui dedicati in via de Gasperi. Un gesto che non ha fatto altro che alimentare la rabbia tra i familiari di Marco e non solo. Quest’ultimi non hanno esitato nel riportare una foto del loro figlio e dei nuovi fiori allo stesso palo nei pressi del cancello del civico 19/a in via de Gasperi.
Un segno che ha lasciato tutti senza parole, alimentando l’odio e la rabbia. La mamma di Marco Vannini, Marina Conte, come riportato dal giornale online, ha raccontato: “Ho ricevuto una chiamata a casa da parte di persone che hanno visto la signora Pezzillo e Ciontoli strappare la foto. Per l’ennesima volta si è venuti a mancare di rispetto a mio figlio e a noi. Uno sfregio alla memoria di mio figlio, e continuano ad infierire su Marco e su noi”. Il cugino del 19enne, Alessandro Carlini, ha scritto su Facebook, in merito all’accaduto: “Strappare i fiori e la foto di Marco per poi gettarli non vi basterà per cancellare quello che avete fatto, ma soprattutto non servirà a fermare la nostra determinazione. Nuova foto e nuovi fiori ancora più belli di prima. Noi non molleremo mai!”.
Una determinazione che non può e non deve marcare da parte dei familiari di Marco Vannini, alla ricerca della verità sulla misteriosa morte del figlio fin da quella tragica sera. Il 19enne si trovava a casa della fidanzata, Martina Ciontoli, la sera del 17 maggio 2015. Nella villetta Ciontoli vi era tutta la famiglia, anche la fidanzata del fratello di Martina, Viola Giorgini. Stando alla versione fornita dal padre della fidanzata, Antonio Ciontoli, sarebbe stato lui a sparare il colpo di pistola verso Marco per errore. Il maresciallo della Marina, con un ruolo nei servizi segreti, si è attribuito tutta la responsabilità dello sparo ma, nell’ultima udienza, un carabiniere ha dichiarato che Ciontoli padre, dopo il delitto, gli confessò di non voler dichiarare altro perché avrebbe messo nei guai il figlio. L’intera famiglia Ciontoli è indagata per omicidio volontario, mentre la fidanzata di Federico è accusata di omissione di soccorso.
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