Angela Merkel vince e sarà riconfermata cancelliere per la quarta volta (dal 2005), ma prende una batosta. Vola l’estrema destra di Afd: per la prima volta dal dopoguerra una simile forza entra in Parlamento e diventa il terzo partito. Crollano i socialdemocratici Spd. E i liberali tornano in Parlamento. Questo l’esito delle elezioni in Germania, svoltesi ieri 24 settembre.
La cancelliera non ha nascosto la delusione: “Non ci gireremo attorno, avremmo voluto naturalmente un risultato migliore”, ma poi ha aggiunto: “Siamo la forza maggiore del Paese, e contro di noi non può essere formato alcun governo”. I dati delle proiezioni finali per il rinnovo del Parlamento tedesco diffusi dall’Istituto di sondaggi Zdf: l’Unione Cdu-Csu consegue il 33% dei voti, i socialdemocratici della Spd il 20,5% e gli oltranzisti di destra della Afd il 12,6%. Quarta forza del Paese i Liberali col 10,8%, quindi la Linke (sinistra) 9,6% e i Verdi 8,9%.
IL TWEET DI MACRON
Dopo la mezzanotte è arrivato il tweet di Emmanuel Macron per congratularsi con Angela Merkel. “Ho telefonato ad Angela Merkel – ha scritto il Capo dello Stato francese – proseguiamo con determinazione la nostra essenziale cooperazione per l’Europa e per i nostri paesi”. I socialdemocratici sono al minimo storico, si può discutere se siano ancora un “Volkspartei”, e cioè un grande partito popolare. E per la prima volta dal dopoguerra un partito di destra oltranzista e populista fa il suo ingresso al Bundestag, affermandosi come terza forza del Paese.
MERKEL: “RESPONSABILITA’ SONO MIE SEMPRE”
La scossa violenta arrivata dal voto rende la Germania obiettivamente più complessa, ma anche più uguale agli altri partner europei. La diga anti-populista e anti-nazionalista non ha retto e sulle cause delle falle che si sono aperte non mancheranno discussioni e polemiche. “Colpa mia? Io sono la cancelliera federale e sono sempre responsabile di quello che accade“, ha dichiarato Angela Merkel, 63 anni.
QUALE GOVERNO NASCERA’?
Due sono quelle possibili, se non si ricorrerà a una soluzione di minoranza: la Grosse Koalition, che Martin Schulz ha però subito escluso annunciando di andare all’opposizione; e quella non proprio facile detta “Giamaica”, cioè l’intesa tra l’Unione Cdu-Csu, i Verdi (andati meglio del previsto) e Liberali.
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