Secondo un bilancio ufficiale ancora provvisorio, le vittime accertate del sisma di ieri 19 settembre in Messico sono 248, di cui circa la metà nella capitale. Ma stando alle terrificanti previsioni dell’agenzia scientifica del Governo degli Stati Uniti alla fine i morti potrebbero arrivare a mille.
BAMBINI SOTTO LE MACERIE
Gran parte delle vittime hanno perso la vita nello stato di Morelas e a Città del Messico, oltre che a Puebla e negli stati del Messico e di Guererro. Sui tanti fronti dell’emergenza, l’aspetto centrale è quello di salvare chi è rimasto sotto i detriti dei tanti crolli in città: una quarantina di persone almeno, ha precisato il presidente Enrique Pena Nieto, tra i quali coloro che erano nella scuola “Enrique Rebasamen” a Città del Messico, dove sono rimasti intrappolati anche dei bambini. Venti di loro sono morti insieme ad una maestra del collegio dal quale, riferiscono i media locali, una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori.
QUASI 4 MILIONI SENZA ELETTRICITA’
A sottolineare la lotta contro il tempo per scavare tra i detriti alla ricerca dei sopravvissuti è stato tra gli altri il sindaco Miguel Angel Mancera, che ha disposto lo stato d’emergenza in tutta la città. Oltre agli uomini delle forze di sicurezza, fra i quali 3 mila miliari, tantissimi volontari hanno preso parte alle operazioni di soccorso fin da subito dopo la mega-scossa di ieri alle 13,14 (ore locali). La megalopoli-capitale, dove 117 persone che hanno perso la vita, è rimasta profondamente ferita dal terremoto. In totale, circa 3,8 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, 2 milioni a Città del Messico.
SI RISCHIA UNA STRAGE DI MILLE MORTI
La United States Geological Survey (Usgs), l’agenzia scientifica del governo Usa per il territorio, ha stimato che potrebbe arrivare a 1.000 morti il bilancio del terremoto. L’Usgs ha lanciato un’allerta “arancione” sulle possibili vittime e “rossa” per l’impatto economico che, è stato spiegato, richiederà una significativa risposta a livello nazionale e internazionale.
DUE SETTIMANE FA CI FURONO 100 MORTI
I commenti di tutti a Città del Messico sono soprattutto due e mettono in luce i tratti fondamentali della scossa: ieri, la terra ha tremato in modo ancora più violento sia del devastante sisma del 1985 (10 mila morti, anche questo un 19 settembre) sia di quello dello scorso 7 settembre, che ha avuto un’intensità maggiore (8,2) e nel quale hanno perso la vita 100 persone.
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