Dramma a Ischitella, paese del Gargano, in Puglia, provincia di Foggia: attorno alle 7:30 di questa mattina, 20 settembre, una ragazza di 15 anni che stava andando a scuola è stata gravemente ferita da un colpo di pistola al volto, sparato da un uomo che è poi fuggito facendo perdere le tracce.
AGGIORNAMENTO ORE 18:44 – Secondo quanto riporta il sito web dell’Ansa, il cadavere del presunto responsabile del tentato omicidio della ragazza di 15 anni è stato trovato nelle campagne della località Callone, in agro di Ischitella. L’uomo si sarebbe tolto la vita con la stessa arma usata stamattina contro la ragazzina. Si tratterebbe di un 37enne, Antonio Di Paola, ex compagno della madre della ragazza, ricercato dalle forze dell’ordine fin dalla prima mattina di oggi, 20 settembre.
È accaduto nel centro del paese, in via Zuppetta, mentre la ragazza andava a prendere il bus per recarsi a Vico del Gargano a scuola. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, realizzata dal giornale online Il Resto del Gargano, la ragazza, che si chiamerebbe Nicolina, avrebbe incontrato per la strada un uomo, forse ex compagno della madre, col quale avrebbe avuto una discussione, fino a che l’adulto le ha sparato.
Adesso le condizioni dell’adolescente sono estremamente gravi. Nicolina è stata trasportata tramite elisoccorso agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove è stata indotta in coma farmacologico. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri che, sul luogo della sparatoria, non hanno recuperato bossoli, secondo quanto scrive su Repubblica online Maria Grazia Frisaldi. Chi ha sparato, dunque, avrebbe utilizzato un revolver oppure avrebbe esploso un unico proiettile prima di fuggire.
I militari stanno vagliando la presenza di telecamere utili in zona e stanno ricostruendo le dinamiche familiari e personali della ragazzina per stringere il cerchio attorno a chi ha sparato. Sul posto sono giunte tre ambulanze e i carabinieri della stazione di Ischitella, raggiunti poi dai colleghi delle vicine stazioni di Rodi Garganico e Carpino, che hanno fatto il sopralluogo e raccolto le prime testimonianze, secondo quanto riporta Il Resto del Gargano.
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