Il papà di un ragazzo disabile chiedeva di poter posteggiare nei parcheggi al giovane. La Ferrari blu da 250 mila euro stazionava a cavallo fra due posti con le strisce gialle. L’uomo è stato offeso e spintonato davanti al figlio sotto shock per ciò che accadeva. Identificato il proprietario della Ferrari: un 59 milanese residente a Lugano, con precedenti penali. Un caso che fa il paio con quello del cartello offensivo lasciato da un automobilista a Carugate.
Dopo il caso del cartello contro un disabile a Carugate, in Lombardia si consuma un altro atto discriminatorio nei confronti delle persone portatrici di handicap. A Milano, in via Montenapoleone, il cuore del “quadrilatero” della moda celebre in tutto il mondo, un uomo ha insultato e spintonato il padre di un minorenne disabile, “reo” di avergli chiesto di spostare la sua Ferrari blu parcheggiata a cavallo di due parcheggi per disabili. “Me ne frego di te e della polizia”, avrebbe urlato davanti a tutti il proprietario della fuoriserie.
La scena si è svolta nel tardo pomeriggio di sabato scorso 16 settembre, attorno alle 18, di fronte ai passanti e al ragazzo portatore di handicap, rimasto in macchina. Il padre ha semplicemente chiesto al guidatore della Ferrari se poteva spostarsi di un paio di metri per posteggiare e far scendere il ragazzo. Poi l’aggressione. A quel punto è stata avvertita la polizia che, giunta sul posto, ha pensato subito a tranquillizzare l’uomo e suo figlio, visibilmente scosso dall’accaduto. La Ferrari si era già allontanata, ma qualcuno aveva fatto in tempo ad annotare la targa.
Dalle ricerche è emerso, secondo quanto scrive Gianni Santucci sul Corriere della Sera, che il proprietario della fuoriserie è un professionista 59enne di Lugano, in Svizzera, con precedenti penali per lesioni, minacce, percosse e oltraggio a pubblico ufficiale. È probabile, anche se non è certo, che fosse proprio lui a guidare l’auto, un “gioiellino” da oltre 250 mila euro. Il nome dell’uomo sarebbe inoltre legato allo scandalo dei Panama Papers, l’archivio dello studio legale panamense Mossack Fonseca che ha dirottato una gigantesca massa di denaro verso i paradisi fiscali, e che è al centro di inchieste giudiziarie internazionali.
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